ARPAE partecipa al progetto europeo Clara per sviluppare servizi climatici volti a fronteggiare i cambiamenti climatici

Arpae Emilia-Romagna partecipa al progetto europeo Clara (Climate forecast enabled knowledge services) coordinato dal Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc) per sviluppare servizi climatici per la salvaguardia socio-economica e territoriale in ambito idrologico, agricolo e di qualità dell’aria.

Il progetto europeo Clara (Climate forecast enabled knowledge services) è stato finanziato dall’Unione europea in ambito Horizon2020 nel 2017 e si concluderà a fine 2019.
L’obiettivo principale è sviluppare una serie di servizi climatici all’avanguardia sulla base dei nuovi servizi di Copernicus nell’ambito del cambiamento climatico – previsioni a breve termine e sistemi informativi settoriali (SIS) – nonché di sostenerne la commerciabilità e il valore. Sono 14 i servizi climatici che si intendono sviluppare nell’ambito del progetto.

Arpae è tra i partner del progetto europeo Clara (Climate forecast enabled knowledge services), coordinato dal Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), che ha l’obiettivo di far fronte sempre meglio al cambiamento climatico in atto e di sviluppare maggiore resilienza.

L’Agenzia si impegnerà a realizzare servizi climatici in ambito idrologico (PWA, Parma river basin water resources assessment), agricolo (WRI, water requirements for irrigation) e di qualità dell’aria (AQCLI, Air quality climate scenario analysis). Attività e servizi sempre più utili alla collettività per adattarsi all’attuale variabilità climatica.

In particolare, il servizio PWA fornirà una serie di informazioni sullo stato idrico del fiume, in particolare sulla qualità ecologica delle acque.
WRI darà informazioni e previsioni prima e durante la stagione irrigua a consorzi di bonifica utilizzando dati da satellite e previsioni meteo sia stagionali che tradizionali.
AQCLI fornirà supporto sugli effetti potenziali dei cambiamenti climatici nelle valutazioni e programmi per la qualità dell´aria.

Un servizio climatico è un’attività di supporto tecnico che utilizza previsioni probabilistiche a lunga scadenza (per esempio le previsioni meteorologiche stagionali) e che applica scenari di cambiamento climatico su scale temporali dal decennio al secolo e scale spaziali dal locale (anche la città) al globale. In questo campo Arpae, in particolare il Servizio IdroMeteoClima, può contribuire portando le sue esperienze (ad esempio quella del sistema iColt di previsione stagionale delle irrigazioni estive sui consorzi di bonifica, operativo da quasi dieci anni) operando insieme ad altre realtà tecnico scientifiche molto qualificate. Oltre al citato Cmcc, sono infatti attivi in Clara organismi come il Servizio meteorologico svedese SMHI, l’università di Cordova, Ispra, la Regione Emilia-Romagna e anche aziende private come la romagnola GecoSistema e altre francesi e spagnole. L’elenco completo dei partner è visibile sul sito del progetto.

Il progetto Clara, oltre allo sviluppo di nuovi servizi climatici ha diversi importanti obiettivi: dimostrare il valore economico e sociale generato dalla previsione climatica, esplorando i potenziali benefici diretti e indiretti a vantaggio di una gestione delle risorse più efficiente. Creare una piattaforma per facilitare la collaborazione tra gli sviluppatori di servizi, fornitori e utenti finali ai fini di promuovere partenariati per la produzione dei servizi climatici. Infine, contribuire a promuovere l’innovazione climatica, la competitività e il mercato per i servizi climatici, progettando e migliorando nuovi servizi per le imprese.

Lo scorso 29 gennaio presso la sede del Servizio IdroMeteoClima di Arpae, si è svolto un incontro tra sviluppatori di servizi climatici, potenziali utenti e altri portatori di interessi. Sono stati presentati i piani di lavoro a cura di Arpae e quelli, di particolare rilevanza a cura del Cmcc: il servizio Clime, destinato a fornire tramite un’apposita interfaccia dati provenienti dai modelli climatici a tutti i potenziali utilizzatori, e il servizio Flood risk che valuta i danni economici potenziali in base al rischio di alluvione.

Fonte: ARPAE

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