Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, il progetto SPAIC

Il progetto SPAIC realizzato dall’INAIL, in collaborazione con il Ministero della Salute e il MIUR, ha lo scopo di individuare e correggere i comportamenti scorretti che causano lo spreco alimentare.

Il 5 febbraio ricorre la giornata nazionale contro lo spreco alimentare. La Legge 19 agosto 2016 n. 166, ha come finalità la riduzione degli sprechi nelle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari e farmaceutici, attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi: contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie oggetto della presente legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni.

Il progetto SPAIC (Cause dello spreco alimentare ed interventi correttivi), realizzato da INAIL, in collaborazione con Ministero della Salute e MIUR, si è allineato perfettamente agli obiettivi generali della legge e ha scelto il “consumatore” (singolo individuo o intera famiglia) come elemento focale su cui intervenire, al fine di individuare e correggere i comportamenti scorretti che causano lo spreco alimentare, attraverso la promozione di un’adeguata campagna di informazione, formazione e sensibilizzazione che guidi verso stili di vita corretti.

L’ambito scolastico è stata una realtà concreta dove poter attuare il Progetto: il coinvolgimento attivo degli studenti ha offerto loro l’opportunità di realizzare un’esperienza all’interno di un luogo a loro familiare e punto di riferimento connesso alle specificità del territorio da essi vissuto (metodologia del lifelong learning).

Il Progetto ha posto lo studente come protagonista del percorso formativo fornendogli la conoscenza del tema, guidandolo verso l’acquisizione della consapevolezza, e stimolandolo a proporre soluzioni innovative, creative ed efficaci circa il tema dello spreco alimentare. Inoltre, l’atteggiamento responsabile verso il cibo è stato proposto come aspetto collegato al rispetto del proprio stile di vita alimentare, del proprio e altrui benessere e del diritto di tutti ad una corretta alimentazione.

L’approccio metodologico adottato è stato quello del “nudging” (“spinta gentile”), cioè di un efficace approccio psico-comportamentale orientato su di un modello educativo che spinga verso un comportamento corretto e che non risulti come imposizione autoritaria ma come scelta dell’individuo stesso, stimolato ad essere protagonista partecipe dell’obiettivo proposto.

I ragazzi stessi, con i loro mezzi, con i loro linguaggi e con la loro grande capacità comunicativa hanno realizzato prodotti creativi per diffondere il messaggio in modo virale sia all’interno delle loro stesse famiglie, sia tra i coetanei, diventando, così, messaggeri di cultura di corretti stili di vita, per la salvaguardia della loro salute e del mondo che li circonda. Ed è stato proprio questo il punto di forza del Progetto (i cui risultati conclusivi, con i prodotti realizzati, fra i quali un corto cinematografico, saranno presentati nei prossimi mesi con evento dedicato).

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