ARPAT: Una infografica sulla scala del rumore

La riduzione dell’esposizione al rumore nell’ambiente di vita e di lavoro è uno degli obiettivi della legislazione italiana e comunitaria per preservare e migliorare il livello di benessere dei cittadini, la fruibilità e la conservazione degli ambienti urbani e naturali. L’infografica costituisce un modo per rappresentare in forma divulgativa un fenomeno complesso, anche per la non immediata comprensibilità della scala logaritmica che si utilizza per misurare il rumore.

Non c’è dubbio che ormai, specialmente in ambiente urbano, il rumore sia diventato il sottofondo in cui quotidianamente siamo immersi. Le sue caratteristiche peculiari, il contesto in cui lo sperimentiamo e il livello sonoro specifico contribuiscono diversamente alla percezione del disturbo associato.

La riduzione dell’esposizione al rumore nell’ambiente di vita e di lavoro è uno degli obiettivi della legislazione italiana e comunitaria per preservare e migliorare il livello di benessere dei cittadini, la fruibilità e la conservazione degli ambienti urbani e naturali.

Il suono (dal punto di vista della fisica del fenomeno) è definito come una perturbazione dello stato di equilibrio di un mezzo elastico che si propaga nel mezzo stesso… complicato? No, se si pensa al formarsi delle onde in uno stagno dovute, ad esempio, al lancio di un sassolino: la superficie in equilibrio dell’acqua è increspata (la perturbazione) dalle onde che si propagano allontanandosi dal punto in cui si sono inizialmente formate.

L’onda sonora, nel suo propagarsi, provoca una variazione locale della pressione atmosferica e uno spostamento di particelle che possono essere rilevate sia dall’orecchio umano che da specifici strumenti, quali i fonometri..

L’intervallo di variazione della pressione sonora è molto ampio: il suo valore è valutato rispetto a un termine di riferimento espresso in decibel (dB). ll decibel (dB) è l’unità logaritmica che viene utilizzata per misurare i livelli di rumore, per cui si può dire che un incremento di un valore di 3 decibel corrisponde a un suo raddoppio. Ogni valore in dB corrisponde ad un fattore di moltiplicazione o divisione (rispettivamente in caso di aumento o diminuzione) della grandezza misurata.

Fonte: ARPAT

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