ECHA: volume sulla sicurezza chimica nelle piccole e medie imprese

La pubblicazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) fornisce
informazioni pratiche per essere in regola con i regolamenti REACH, CLP e BRP.

Secondo i dati in possesso dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), relativi a recenti indagini e ispezioni condotte nei paesi aderenti allo Spazio economico europeo (SEE), quasi il 70 % delle piccole e medie imprese (PMI) che non operano nel settore chimico non è a conoscenza dell’impatto diretto che i regolamenti REACH e CLP hanno sulle loro attività. Inoltre, le imprese più piccole, a causa del loro basso fatturato credono di non doversi conformare al regolamento REACH, con il risultato che vi è il pericolo di immissione sul mercato di prodotti chimici non conformi e non sicuri.

Il volume dell’ECHA, “La sicurezza chimica nelle imprese. Introduzione per le PMI”, nasce con lo scopo di fornire informazioni pratiche tese a chiarire i ruoli e gli obblighi delle imprese a norma dei regolamenti REACH (relativo alla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche), CLP (relativo alla classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele) e BRP (relativo all’immissione sul mercato e all’uso di biocidi).

La pubblicazione si basa sugli orientamenti per i consulenti delle PMI redatti dall’ECHA e dall’Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese (EASME) per l’Enterprise Europe Network, la rete europea al servizio delle PMI.

L’ECHA ricorda innanzitutto che i sopra citati regolamenti incidono sulle attività commerciali della maggior parte delle imprese con sede nell’UE e aderenti allo Spazio economico europeo (SEE) e sottolinea che le PMI hanno le stesse responsabilità delle grandi aziende e non possono essere esentate da nessuna delle prescrizioni in materia di sicurezza chimica.

Il documento vuol far passare il concetto che non solo la sicurezza chimica è una risorsa per le aziende, ma che la conformità ai regolamenti dell’UE può permettere alle imprese di soddisfare alcune esigenze quali: operare legalmente sul mercato, garantire fornitura, uso e gestione sicuri delle sostanze chimiche, rendere più sicuro l’ambiente di lavoro, risparmiare sui costi riducendo l’impatto sulla salute nei luoghi di lavoro e sull’ambiente, migliorare la loro reputazione agli occhi dei clienti, dei consumatori, degli investitori e della comunità che sono sempre più attenti alla gestione responsabile delle sostanze chimiche e alla sostenibilità.

L’opuscolo si divide in due parti, nella prima sono illustrate le norme UE che regolano la fabbricazione, commercializzazione e uso delle sostanze chimiche, mentre nella seconda, a taglio più pratico, si individuano le prescrizioni applicabili a seconda dei casi; in chiusura una serie di allegati di supporto (es. Tipi di biocidi, Pittogrammi del CLP).

Fonte: ARPAT

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