Attività dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze nel 2006.

Il Ministero della Salute – che il compito di rilevare specifiche informazioni sugli aspetti epidemiologici delle tossicodipendenze, sulle patologie correlate e sulle attività svolte dai Servizi pubblici per le tossicodipendenze (SERT) in materia di cura e riabilitazione dei soggetti con problemi di droga (D.P.R. n. 309 del 1990) –ha presentato il 13 novembre 2007 la rilevazione statistica dell’attività dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze nel corso del 2006.

Nel corso del 2006 sono stati presi in carico dai 514 SERT, distribuiti regionalmente, 171.353 soggetti. I nuovi utenti rappresentano il 20,9 del totale dei soggetti presi in carico; la quota complementare, pari al 79,1% del totale è rappresentata da utenti rientrati o già in carico negli anni precedenti.
Il numero medio di utenti nel 2006 è pari a 333. Sono ancora presenti forti differenze regionali: dal minimo del Molise (162) al massimo della Liguria (1.898). I maschi sono 148.396 (86,6%) e le femmine 22.957 (13,4%), con un rapporto M/F di 6-5, a conferma che la tossicodipendenza è una patologia prevalentemente maschile.
Del totale dei soggetti presi in carico, il 9,9% è stato trattato presso strutture riabilitative. La percentuale è in via di diminuzione negli anni più recenti (14,7% nel 1997).
Emergono situazioni regionali molto diverse. In Lombardia, Friuli – Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia una quota superiore al 90% è stata curata presso i SERT, mentre in Calabria il 22,6% è stato curato nelle strutture riabilitative.
L’analisi dell’utenza per classi di età indica che i soggetti presi in carico nel 2006 sono più frequentemente ultratrentenni (69,0%).
Il 71,3% degli utenti in carico ha assunto nel 2006 soprattutto eroina, mentre l’uso primario di cannabinoidi e cocaina ha riguardato, rispettivamente, il 9,6% e il 14,0% dei soggetti trattati. Diminuisce il ricorso all’eroina (90,1% nel 1991; 85,6% nel 1998; 71,3% nel 2006), ma in aumento (a partire dal 1995), il consumo di cocaina (1,3% nel 1991; 14,0% nel 2006), mentre la percentuale di utilizzatori di cannabinoidi sembra, negli anni più recenti, essersi stabilizzata intorno al 10%.
Per quanto riguarda la tipologia dei trattamenti erogati dai SERT nel 2006: il 62,0% dei pazienti ha seguito programmi terapeutici integrati: per il 52,2% si è fatto ricorso al metadone, per lo 0,8% al naltrexone, per lo 0,r5% alla clonidina e per l’8,6% ad altri farmaci non sostitutivi. Tali trattamenti sono stati prevalentemente fruiti nei SERT (88,3%) ma anche, in minima parte, nelle strutture riabilitative (4,2%)e in carcere (7,5%). Considerando il totale dei trattamenti erogati, l’82,7% dei pazienti ha ricevuto il trattamento presso i SERT; ikl rimanente 17,3% va ripartito tra soggetti trattati presso le strutture riabilitative (7,0%) e soggetti trattati in carcere (10,3%). I pazienti sottoposti a trattamenti riabilitativo – psicosociali sono stati pari al 38,0% (in particolare, il 28,0% degli utenti ha ricevuto tale trattamento nei servizi, il 4,4% nelle strutture riabilitative e il 5,7% in carcere).
In riferimento alla diffusione del virus dell’HIV tra i soggetti afferenti al SERT nel 2006 la percentuale di utenti sieropositivi, rispetto al totale del testati n. 67.300, è risultata pari al 12,0%: un valore in costante calo negli ultimi anni.
Stratificando, infine, i pazienti per sesso e per anzianità di rapporto con il SERT, si rileva che la percentuale di sieropositivi è più bassa nei nuovi ingressi di sesso maschile (3,9%) mentre è più elevata in quelli già in carico di sesso femminile (19,7%).
(LG-FF)

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