La Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sull’ attuazione della Carta europea delle Piccole Imprese.
Con la Comunicazione COM(2004)64 definitivo, adottata a Bruxelles l’ 11 febbraio 2004, la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio la Relazione sull’ attuazione della Carta europea delle Piccole Imprese. Come noto, per consentire alle Piccole Imprese di svolgere pienamente il loro ruolo e di svilupparsi nelle migliori condizioni possibili, i Capi di Stato e di Governo dell’ Unione Europea hanno sostenuto la redazione della Carta a Santa Maria de Feira ( Lisbona) nel giugno 2000. La Relazione di cui sopra costituisce il quarto Rapporto annuale sull’ attuazione della Carta stessa, con il quale viene fornita una panoramica sintetica dei principali strumenti adottati dagli Stati membri e dalla Commissione per attuare la Carta durante l’ anno trascorso, sottolineando i punti forti e le debolezze dell’ Unione Europea e le misure adottate a livello nazionale che risultino particolarmente promettenti ed elaborare le raccomandazioni per azioni future, contribuendo in tal modo a rafforzare la politica di appoggio alle piccole imprese e a mantenere il ritmo avviato a Lisbona. Tre anni e mezzo dopo la redazione della Carta, sono stati compiuti progressi per quanto riguarda le raccomandazioni della Carta stessa. La Relazione che è stata presentata all’ inizio dell’ anno in corso esamina più in particolare i progressi realizzati in tre determinate aree di priorità: la consultazione delle piccole imprese, l’ accesso al credito, in particolare i capitali di rischio e i microprestiti, ed infine l’ innovazione e i trasferimenti di tecnologia. La consultazione delle piccole imprese è un settore nel quale – sottolinea la relazione – nel quale è venuta alla luce ben presto una linea che divide gli Stati membri che consultano sistematicamente le piccole imprese e quelli che non lo fanno. Pur essendo limitato il numero di nuove iniziative adottate in quest’ ambito, sono stati tuttavia osservati nell’ ultimo anno incoraggianti sviluppi. In linea generale, risulta che un certo numero di paesi dispone di sistemi efficaci di consultazione. Per quanto riguarda l’ accesso al credito, è ritenuto fondamentale per rendere reali le idee imprenditoriali. Anche se sono stati compiuti importanti progressi in questo settore dal momento in cui la Carta è stata redatta, per le imprese la mancanza di finanziamenti costituisce ancora un vincolo particolarmente gravoso. Tra le misure efficaci recentemente adottate, la relazione cita il programma finlandese “DIILI”, che ha l’ obiettivo di favorire la partecipazione di personale qualificato al capitale sociale dell’ impresa, giudicato un esempio innovativo. Infine, per quanto riguarda l’ innovazione e il trasferimento di tecnologia, risulta che siano state adottate varie iniziative. Vengono citate, ad esempio, l’ iniziativa olandese ” TechnoPartner”, che raccoglie tutti gli strumenti per l’ avviamento di imprese innovative, e l’ Agenzia innovativa portoghese, il cui scopo è di avvicinare il settore imprenditoriale e il sistema nazionale scientifico e tecnologico, per migliorare il coordinamento dei programmi relativi all’ innovazione. Tuttavia molte piccole imprese in Europa incontrano ancora notevoli problemi quando tentano di migliorare la loro capacità d’ innovazione. La maggior parte delle piccole imprese, proprio a causa delle loro piccole dimensioni, mancano anche delle competenze e delle risorse necessarie all’ attuazione di programmi di ricerca e di sviluppo, all’ introduzione di nuove tecnologie e alla formazione del personale. Occorre, quindi, migliorare il coordinamento della politica delle piccole imprese. La Carta – si sottolinea nella Relazione – con le sue dieci linee di azione, affronta questi temi, andando al di là della politica imprenditoriale in senso stretto. La sua adeguata attuazione richiede, pertanto, azioni concrete da parte di molti attori diversi.
Fonte: Commissione Europea
Approfondimenti