Azione comunitaria nel campo della sanità pubblica

La Decisione n. 1786/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 settembre 2002

Sulla G.U.C.E. L 271/1 del 9 ottobre 2002 è pubblicata la Decisione N. 1786/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 settembre 2002 che adotta un programma d’ azione comunitario nel campo della sanità pubblica ( 2003-2008 ). Tale Decisione è partita dalla considerazione che la salute costituisce una priorità e nella definizione e nella messa in atto di tutte le politiche e attività comunitarie deve essere garantito un elevato livello di tutela della salute. In virtù dell’ articolo 157 del trattato, si chiede alla Comunità europea di svolgere un ruolo attivo nel settore adottando, conformemente al principio di sussidiarietà, le misure che non possono essere adottate dai singoli Stati. Nella sua risoluzione del 29 giugno 2000 sul seguito da dare alla Conferenza di Evora sui determinanti sanitari, il Consiglio dell’ Unione europea ha ritenuto che le crescenti differenze tra gli Stati membri e all’ interno di essi nella situazione sanitaria e nelle ripercussioni sulla salute richiedono sforzi rinnovati e coordinati a livello nazionale e comunitario. E proprio in quella sede, la Commissione CE si impegnò a presentare una proposta per un nuovo programma di sanità pubblica contenente un ambito d’ azione inteso ad affrontare i determinanti sanitari attraverso la promozione della salute e la prevenzione delle malattie con il sostegno di politiche intersettoriali, tenendo presente la necessità di sviluppare le appropriate conoscenze di base in materia e, di conseguenza, sulla necessità di istituire un efficace sistema di sorveglianza . Importante basare la nuova strategia comunitaria per la sanità pubblica sulle attività legate a determinanti specifici comprese nei programmi esistenti, in particolare per quanto riguarda il tabacco, nutrizione e alcool.Particolare attenzione deve essere rivolta su quanto emerso dalla relazione 2000 dell’ O.M.S. sulla sanità nel mondo dalla quale si individuano le cinque principali cause di malattia ( in termini di anni di vita adattati alla disabilità): 1) patologie neuropsichiatriche; 2) malattie cardiovascolari; 3) neoplasie; 4) lesioni involontarie e 5) malattie infettive. Le malattie infettive, come l’ HIV/AIDS, e la resistenza antimicrobica si stanno rivelando una futura minaccia per la salute di tutti i cittadini europei.La Decisione n. 1786/2002/CE del 23 settembre 2002, parte dal presupposto che l’obiettivo complessivo nel campo della sanità pubblica sia quello di contribuire al conseguimento di un elevato livello di salute e benessere fisici e mentali, come pure di una maggiore parità in materia sanitaria nell’ intera Comunità, impostando le azioni sul miglioramento della sanità pubblica, promovendo la prevenzione dei disturbi e delle affezioni umane eliminando le fonti pericolo per la salute, nell’ intento di lottare contro la morbilità e la mortalità precoce, tenendo conto del sesso e dell’ età. Il programma prende inizio il 1° gennaio 2003 e termina il 31 dicembre 2008.Il quadro finanziario per l’ attuazione del programma per il periodo menzionato è fissato a 312 milioni di euro.

Fonte: Eur-Lex

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