Benedetto XVI: interventi del Papa sulla sicurezza sul lavoro

Nel suo pontificato, durato quasi otto anni, Benedetto XVI è intervenuto in più occasioni sul tema degli infortuni, nel solco della dottrina sociale della Chiesa

La sicurezza sul lavoro secondo Benedetto XVI.

Si è concluso ieri 28 febbraio 2013 il pontificato iniziato il 19 aprile 2005 e durato quasi otto anni, durante i quali il Benedetto XVI è intervenuto in più occasioni sul tema degli infortuni, nel solco della dottrina sociale della Chiesa

Per Benedetto XVI sono stati otto anni intensi, caratterizzati anche da “momenti non facili”, come ha ammesso nella sua ultima udienza generale a San Pietro, nel corso dei quali non sono mancate prese di posizione sul tema degli infortuni sul lavoro.

Tutelare il diritto alla salute e all’impiego nei tempi della crisi“.

È il caso del 5 luglio 2009, quando a conclusione dell’Angelus domenicale Benedetto XVI, rivolgendosi alla folla di fedeli dalla finestra del suo studio, si era unito al dolore collettivo per la strage provocata dall’incidente ferroviario alla stazione di Viareggio, in seguito al quale morirono 33 persone, sottolineando la necessità di garantire “la sicurezza sul lavoro e nello svolgimento della vita quotidiana“.
Parole simili a quelle pronunciate due anni dopo, il 6 ottobre 2011, in occasione dei funerali delle quattro operaie decedute nel crollo del palazzo nel centro di Barletta che ospitava a un maglificio, costato la vita anche alla giovane figlia dei titolari.

La precarietà rende precaria anche la società“.
Uno degli interventi più articolati di Benedetto XVI sul tema della sicurezza sul lavoro è quello pronunciato il 26 marzo di due anni fa in occasione dell’udienza concessa a circa ottomila fedeli della diocesi di Terni-Nania-Amelia per commemorare il trentesimo anniversario della visita pastorale di Giovanni Paolo II alle acciaierie di Terni, il 19 marzo 1981.
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Spezzare la catena delle morti e degli incidenti“.
Proseguendo il suo intervento, Benedetto XVI si era poi soffermato sul “grave problema” della sicurezza. “So che più volte avete dovuto affrontare anche questa tragica realtà – aveva detto rivolto ai fedeli – Occorre mettere in campo ogni sforzo perché la catena delle morti e degli incidenti venga spezzata“.
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Nel 2007 aggiornate le norme per la protezione dei lavoratori in Vaticano.
Nel corso del pontificato di Benedetto XVI è stata anche aggiornata la normativa che disciplina la sicurezza e la prevenzione sul lavoro nello Stato vaticano.
Risale infatti al 10 dicembre 2007 la promulgazione della legge LIV, seguita da un regolamento applicativo, che ha dato attuazione ai principi fissati dalla legge, seguendo per quanto possibile la normativa italiana di riferimento e ponendosi nel solco della dottrina sociale della Chiesa sul lavoro e sulle condizioni sociali dei lavoratori.

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ESTRATTO:

Art. 11
(Responsabilità disciplinare e penale)

1. I comportamenti che contravvengono alle presenti norme, configurando fattispecie di violazione dei doveri d’ufficio, sono passibili di sanzioni disciplinari, ai diversi livelli di gravità, a tenore delle previsioni regolamentari dei rispettivi Enti di appartenenza, fatta salva ogni eventuale responsabilità penale.

2. L’azione disciplinare è sempre proponibile direttamente dal Presidente del Governatorato. Al medesimo è fornita ogni informazione in merito ai relativi procedimenti ed alla loro conclusione.

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Il regolamento, in particolare, insiste molto sulla necessità di formare i lavoratori e stabilisce il principio che le norme sulla sicurezza coinvolgono anche il personale delle ditte esterne, soggetto ai controlli degli ispettori vaticani sia all’interno delle Mura Leonine che nelle pertinenze e negli immobili extraterritoriali.

Dal novembre 2009, inoltre, hanno luogo periodicamente i corsi di formazione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori per i delegati e gli incaricati delle varie amministrazioni vaticane.

Fonte: INAIL

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