Cambiamento climatico, presentato il sesto “Rapporto di valutazione dell’IPCC” (Intergovernmental Panel on Climate Change)

L’Intergovernmental Panel on Climate Change ha presentato il sesto “Rapporto di valutazione dell’IPCC. Cambiamenti climatici 2022: impatti, adattamento e vulnerabilità”. Il rapporto analizza il cambiamento climatico e le sue ripercussioni sulla salute dell’uomo e dell’ambiente e afferma che solo un’azione immediata e globale possa garantire un futuro vivibile.

Il cambiamento climatico indotto dall’uomo sta causando fenomeni naturali pericoli e incidendo sulla vita di miliardi di persone in tutto il mondo, nonostante gli sforzi per ridurre i rischi. Le persone e gli ecosistemi meno in grado di farvi fronte sono i più colpiti, hanno affermato gli scienziati nell’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), pubblicato il 28 febbraio 2022.

“Questo rapporto è un terribile avvertimento sulle conseguenze dell’inazione”, ha affermato Hoesung Lee, presidente dell’IPCC. “Dimostra che il cambiamento climatico è una minaccia grave e crescente per il nostro benessere e per un pianeta sano”. Il mondo dovrà affrontare inevitabili e molteplici rischi climatici nei prossimi due decenni se si confermerà un riscaldamento globale di 1,5°C. Anche un superamento temporaneo di questo livello di riscaldamento comporterà ulteriori gravi impatti e alcuni di essi saranno irreversibili.

L’aumento delle ondate di caldo, della siccità e delle inondazioni stanno già superando le soglie di tolleranza di piante e animali, causando l’estinzione di alcune specie di alberi e coralli. Eventi meteorologici estremi che si verificano simultaneamente causano impatti a cascata sempre più difficili da gestire ed espongono milioni di persone ad una grave insicurezza alimentare e idrica, soprattutto in Africa, Asia, Centro e Sud America, nelle Piccole Isole e nell’Artico.

Per evitare una crescente perdita di vite umane, biodiversità e infrastrutture, è necessario adottare un’azione rapida di adattamento ai cambiamenti climatici, riducendo al contempo in modo efficace e immediato le emissioni di gas serra. Finora, i progressi in materia di adattamento non sono stati uniformi e le azioni intraprese non sono state sufficienti per far fronte ai crescenti rischi, rileva il rapporto.

“Questo rapporto riconosce l’interdipendenza tra clima, biodiversità e persone e integra le scienze naturali, sociali ed economiche in modo più forte rispetto alle precedenti valutazioni dell’IPCC”, ha affermato Hoesung Lee. “Evidenzia l’urgenza di un’azione immediata e più ambiziosa per affrontare i rischi climatici. Le mezze misure non sono più un’opzione”.

Il rapporto fornisce nuove informazioni sul potenziale della natura non solo per ridurre i rischi climatici, ma anche per migliorare la vita delle persone. “Gli ecosistemi sani sono più resistenti ai cambiamenti climatici e forniscono servizi vitali come cibo e acqua pulita”, ha affermato il copresidente del gruppo di lavoro II dell’IPCC Hans-Otto Pörtner. “Ripristinando gli ecosistemi degradati e conservando in modo efficace ed equo dal 30 al 50% della terra, dell’acqua dolce e degli habitat oceanici della Terra, la società può beneficiare della capacità della natura di assorbire e immagazzinare carbonio e possiamo accelerare il progresso verso lo sviluppo sostenibile, ma il supporto di politiche e finanziamenti adeguati è essenziale”.

Il rapporto fornisce una valutazione dettagliata degli impatti e dei rischi del cambiamento climatico nelle città, dove vive più della metà della popolazione mondiale. La salute, la vita e le infrastrutture, compresi i sistemi energetici e di trasporto, sono sempre più influenzati dai rischi derivanti da ondate di caldo, tempeste, siccità e inondazioni, nonché dai cambiamenti a insorgenza lenta come l’innalzamento del livello del mare. “Insieme, la crescente urbanizzazione e il cambiamento climatico creano rischi complessi, soprattutto per quelle città che già sperimentano una crescita urbana mal pianificata, alti livelli di povertà e disoccupazione e una mancanza di servizi di base”, ha affermato Debra Roberts. “Ma le città offrono anche opportunità per l’azione per il clima: edifici verdi, forniture affidabili di acqua pulita ed energia rinnovabile e sistemi di trasporto sostenibili che collegano le aree urbane e rurali possono portare a una società più inclusiva e più equa”.

Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede soluzioni locali ed è per questo che il rapporto di valutazione dell’IPCC fornisce ampie informazioni regionali per consentire lo sviluppo mirato di azioni di resilienza. “L’evidenza scientifica è inequivocabile: il cambiamento climatico è una minaccia per il benessere umano e la salute del pianeta. Qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione globale concertata comprometterà la garanzia di un futuro vivibile”, ha affermato Hans-Otto Pörtner.

Fonte: IPCC

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