Cambiare la strategia per l’occupazione nell’Unione europea

In una Risoluzione del Parlamento europeo del 9 marzo 2005 si afferma che la Strategia di Lisbona deve essere la priorità assoluta dell’Unione europea nei prossimi cinque anni. Tale risoluzione è stata adottata a larga maggioranza (514 voti favorevoli, 110 contrari e 20 astensioni) nel corso della sessione plenaria che si è tenuta il 9 marzo 2005, a Strasburgo.

In una nota del 21 marzo 2005, pubblicata sul sito di ToscanaEuropa, viene riferito che il Parlamento europeo, in una Risoluzione adottata a larga maggioranza nel corso della sessione plenaria che si è tenuta il 9 marzo 2005 a Strasburgo, sostiene che crescita e occupazione costituiscono gli obiettivi principali, rispetto ai quali la politica ambientale potrebbe apportare un contributo positivo in particolare attraverso lo sviluppo delle eco-innovazioni.Ma soprattutto, per rilanciare la Strategia di Lisbona, bisognerebbe rientrare gli orientamenti troppo generali, rendere il processo decisionale più aperto e trasparente, attuare interventi a favore di una società basata sulla conoscenza, migliorare la competitività sul piano internazionale e ammodernare i regimi di previdenza sociale. Ma importante – sostengono gli europarlamentari – è anche la realizzazione di un mercato unico dei servizi, la creazione di un ambiente più proprio alle piccole e medie imprese e il rafforzamento delle politiche volte a combattere la povertà e l’esclusione sociale. Un esempio di buon funzionamento della strategia di Lisbona sarebbe un accordo sulla nuova normativa in materia di sostanze chimiche (REACH), che garantirebbero un equilibrio tra competitività e obiettivi ambientali, sociali e di salute pubblica. Il Parlamento ritiene inoltre che bisognerebbe procedere verso il miglioramento del funzionamento del mercato del lavoro, tenendo d’occhio soprattutto i problemi dei giovani e delle donne e mirando ad una manodopera altamente qualificata. Gli investimenti a favore di ricerca e sviluppo dovrebbero essere potenziati e il quadro legislativo e finanziario dovrebbe essere più chiaro.

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