Per le famiglie dove spesso lunica entrata è un reddito da lavoro dipendente o una pensione, laffitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40% e il 50% a Genova e Torino, tra il 50% e il 70% a Bologna e Firenze, oltre il 70% a Milano e Roma. In generale le spese totali per labitazione gravano sul reddito mediamente tra il 50 e il 70%, con i casi celata nti di Milano e Roma, dove lincidenza oscilla tra l82 e il 92%. A fronte di un reddito medio da lavoro dipendente sostanzialmente invariato (considerato pari a 16.045 euro annui, al netto delle imposte e dei contributi, secondo il dato di Banca dItalia i bilanci delle famiglie italiane dellanno 2006), gli affitti sono aumentati del 16% nel corso del 2008.
Data linsostenibilità dei canoni, delle spese per labitazione e dellaggravarsi della situazione economica e occupazionale, senza misure di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel triennio 2009/2011 si prevede che altre 150.000 famiglie perderanno la prima abitazione subendo uno sfratto per morosità incapaci di far fronte al pagamento dellaffitto.
Rispetto a queste che sono le vere esigenze del Paese il Governo propone un Piano per chi ha già casa, osserva la segretaria confederale della CGIL, Paola Agnello Modica, che aggiunge: in attesa di conoscere la integrale proposta del Governo di un piano che viene spacciato per Piano Casa ma che è in realtà un Piano per ledilizia, per lAgnello già è chiaro che dallAgenda politica sparisce il tema delledilizia sociale e dellaffitto. Significativo infatti che dei 550 milioni stanziati dal Governo Prodi, lattuale Governo ne conceda con un anno di ritardo sono 200 alle Regioni, mentre riduce le risorse per chi è in affitto tagliando i soldi per il fondo sociale.
La dimostrazione del pericolo che incombe su 150mila famiglie nel prossimo triennio emerge dallindagine compiuta dallUfficio Studi del Sunia, in collaborazione con la Cgil, su un campione di 1.000 famiglie sottoposte a sfratto per morosità. Si rileva come lacuirsi della crisi economica stia colpendo le famiglie di lavoratori dipendenti e pensionati anche sul fronte abitativo.
Infatti, sul campione preso in esame, si evidenzia che il 24% delle famiglie sfrattate per morosità ha subito la perdita del posto di lavoro del primo percettore del reddito, il 22% è precario mentre per unaltro 21% il percettore è in cassa integrazione.
Solo negli ultimi 5 anni circa 120.000 famiglie hanno perso la loro abitazione, come emerge dai dati dellUfficio centrale di Statistica del Ministero dellInterno del dicembre 2008. Nella quasi totalità, per circa 100.000 casi, il provvedimento di sfratto è stato eseguito per morosità a causa dellincidenza altissima dellaffitto sul reddito percepito. Inoltre agli sfratti già compiuti si aggiungono molti emessi e non ancora eseguiti: altre 50.000 famiglie rischiano di perdere la propria abitazione con lesecuzione dello sfratto.
Guardando le aree metropolitane a più alta tensione abitativa nel complesso sono stati emessi quasi 100.000 sfratti per morosità e circa 90.000 famiglie hanno subito una esecuzione del provvedimento: a Milano e Roma circa 20.000 famiglie, a Napoli quasi 15.000, a Torino più di 10.000. Mentre a Genova, Firenze, Palermo e Roma circa il 10% delle famiglie in affitto, escludendo le abitazioni di proprietà pubblica, hanno subito uno sfratto per morosità.
(LG-FF)