Cassazione Penale: infortunio mortale durante le operazioni di scavo e mancanza di un preposto

Cassazione Penale, Sez. 4, 19 dicembre 2018, n 57361 – Infortunio mortale durante le operazioni di scavo: in presenza di mezzi meccanici va vietata la presenza di operai nel campo di azione del macchinario. Mancanza di un preposto.

«Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione dell’escavatore e sul ciglio del fronte di attacco»; la violazione di tale regola era espressamente indicata nel capo d’imputazione, unitamente all’altra, prevista dall’art.19 d. lgs. n.81/2008, che disciplina gli obblighi gravanti sul preposto, con il chiaro obiettivo di delineare il comportamento alternativo corretto che il datore di lavoro avrebbe dovuto tenere per evitare l’evento. Nella sentenza si è affermato, in linea con l’impostazione accusatoria, che, per prevenire la concretizzazione del rischio che la regola posta dall’art.118, comma 3, d. lgs. n.81/2008 mira ad evitare, il datore di lavoro avrebbe dovuto garantire la presenza di una persona che vigilasse affinchè, nel momento dell’avvio della lavorazione, l’area interessata fosse libera da persone, non essendo a tal fine sufficiente la misura in concreto adottata, segnatamente la recinzione dell’area, né la mera prescrizione orale o la presenza di cartellonistica o segnaletica visiva. Le due pronunce conformi risultano esaustive anche per aver affermato che non vi fosse la prova che il datore di lavoro avesse provveduto al coordinamento spazio-temporale tra le due lavorazioni.

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