Cassazione Penale: infortunio mortale e responsabilità dell’impresa committente

Cassazione Penale, Sez. 3, 11 luglio 2019, n. 30539 – Caduta mortale durante i lavori di ristrutturazione finalizzati all’abbattimento di barriere architettoniche di un liceo. Quando è responsabile l’impresa committente.

In questa sentenza la Suprema Corte ha ricordato che “anche nel caso in cui l’impresa subappaltatrice abbia direttamente apprestato le strutture del cantiere, sull’impresa committente grava comunque l’obbligo discendente dall’art. 91, comma 1, d.lgs. n. 81 del 2008, a tenore del quale “il datore di lavoro dell’impresa affidataria verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento”.
Un obbligo del genere riguarda solamente le misure generali di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, specie nel caso in cui la mancata adozione o l’inadeguatezza delle misure precauzionali sia immediatamente percepibile senza particolari indagini, come appunto nel caso di specie dove mancavano parapetti e strutture elementari per fronteggiare il rischio caduta.

Per contro, il committente è esonerato dagli obblighi in materia antinfortunistica, con esclusivo riguardo alle precauzioni che richiedono una specifica competenza tecnica nelle procedure da adottare in determinate lavorazioni, nell’utilizzazione di speciali tecniche o nell’uso di determinate macchine.

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