Cassazione: permessi per studio retribuiti anche ai lavoratori tempi-determinati

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3871/2011 ha affermato il principio che i permessi retribuiti per motivi di studio vanno concessi anche ai dipendenti a tempo determinato.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3871 del 17 febbraio 2011 ha affermato il principio che i permessi retribuiti per motivi di studio vanno concessi anche ai dipendenti a tempo determinato.

La fruibilità di permessi retribuiti per motivi di studio da parte dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, non esclude che i medesimi permessi debbano essere concessi a dipendenti assunti a tempo determinato, sempre che non vi sia un’obiettiva incompatibilità in relazione alla natura del singolo contratto a termine; né l’esclusione del beneficio potrebbe giustificarsi, in ragione della mera apposizione del termine di durata contrattuale per l’assenza di uno specifico interesse della pubblica amministrazione alla elevazione culturale dei dipendenti, giacché la fruizione dei permessi di studio prescinde dalla sussistenza di un tale interesse in capo al datore di lavoro, pubblico o privato, essendo riconducibile a diritti fondamentali della persona, garantiti dalla Costituzione (art. 2 e 34 Cost.) e dalla Convenzione dei diritti dell’uomo e tutelati dalla legge in relazione ai diritti dei lavoratori studenti.

(LP)

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