Cause d’incendio ed esplosione nelle caldaie e nei generatori di calore domestici

Pubblicata sul sito dei Vigili del Fuoco la guida “Le cause d’incendio e/o di esplosione nelle caldaie e generatori di calore in ambienti domestici” realizzata dal Nucleo Investigativo Antincendi di Roma.

Gli incidenti domestici rappresentano un problema di rilevanza sociale per l’impatto psicologico che hanno sulla popolazione che considera la casa il luogo sicuro per eccellenza. In Italia, su circa 60 milioni di abitanti, gli individui coinvolti in incidenti domestici in un anno sono circa 2,8 milioni, con un numero di incidenti pari a circa 3,3 milioni.

Questi incidenti determinano un numero di vittime che varia, secondo le diverse stime disponibili, tra 4.500 e 8.000. Il gruppo sociale più coinvolto è quello delle donne che lavorano tra le mura domestiche. Circa 900.000 incidenti domestici interessano i maschi, con una percentuale pari al 27,5%, ma ben 2.400.000 sono gli incidenti che vedono coinvolte le donne, con una percentuale del 72,5%.

Secondo la definizione data dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) nelle indagini multiscopo, l’infortunio di tipo domestico è un incidente che presenta determinate caratteristiche:
– l’evento comporta la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo;
– l’evento è accidentale, si verifica cioè indipendentemente dalla volontà umana;
– l’evento si verifica in un’abitazione, intesa come l’insieme dell’appartamento vero e proprio e di eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, ecc). Non è rilevante il fatto che l’abitazione sia di proprietà della famiglia stessa o appartenga ad altri.

L’incidenza del rischio è legata direttamente alla quantità di tempo trascorsa in casa. Secondo gli studi fatti dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (INAIL), tra le cause della genesi e della gravità degli incidenti domestici ci sono il cambiamento della struttura sociale, la scarsa informazione dei cittadini, le carenze assistenziali e quelle strutturali di case e accessori.
Le conseguenze sulla salute, sono traumi di diversa gravità che possono comportare invalidità e, in molti casi, anche la morte.

Tra i vari incidenti domestici particolare gravità caratterizzano quelli dovuti ad intossicazione da monossido di carbonio e ad incendio e/o esplosione a causa dell’uso di gas combustibile, distribuito attraverso reti o in bombole, o provocati da malfunzionamento dei camini e dei condotti fumari.
E’ da questa rinnovata consapevolezza che è scaturita l’intenzione di fare una riflessione sulle cause e sulle azioni che si possono compiere per diminuire tali incidenti; è nata quindi l’idea di questa pubblicazione realizzata dal Nucleo Investigativo Antincendio e curata dal suo dirigente ing. Michele Mazzaro.

La pubblicazione fornisce alcuni dati tecnici sui gas più comuni utilizzati negli ambienti domestici e mostra, attraverso una serie di immagini commentate, numerose situazioni
potenzialmente pericolose dovute ad errori di installazione o a cattive manutenzioni.
L’intento è quello di utilizzare l’esperienza operativa maturata nel diuturno servizio di soccorso svolto sul territorio dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per fornire informazioni tecniche utili ai cittadini nonché un ausilio al personale chiamato a svolgere l’attività investigativa tesa a rintracciare le cause di incendio e di esplosione in presenza di caldaie e generatori di calore in ambiente domestico, prediligendo un approccio sintetico e il più possibile orientato a fornire soluzioni pratiche.

Fonte: VV.F.

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