L’ICF identifica gli ausili all’interno dei “fattori ambientali” che hanno il ruolo di “facilitatori”: in questa categoria possono essere inclusi tutti quei dispositivi tecnici che aiutano la persona a migliorare il proprio stato di salute psico-fisica. Altre parole chiave del progetto sono: rete, assistive technology, servizio, service delivery, integrazione.
Il regolamento protesico dell’Inail recepisce pienamente questi concetti ed in particolare nel titolo III sono indicati tutti gli interventi dell’Istituto in tema di ausili domotici ed informatici. Ciò nonostante risulta ancora di difficile individuazione un protocollo che determini sia il rapporto costo beneficio dell’ausilio, sia la sua reale applicabilità nell’ambiente domestico del paziente. Ciò è causato da una grande variabilità di realtà sociali e ambientali su cui le équipes di sede Inail si trovano ad operare. Da qui la necessità di analizzare le procedure interne Inail applicate nelle sedi territoriali per la fornitura degli ausili informatici e domotici, per poi ricercare sul territorio possibili sinergie con enti pubblici e privati per il miglioramento qualitativo delle forniture: si tratta infatti di affrontare le problematiche dell’assistito in maniera globale andando oltre la mera fornitura di un dispositivo, qualunque sia il livello di contenuto tecnologico.
L’obiettivo è quello di passare dall’ausilio inteso come oggetto fisico, al “Sistema Ausilio” inteso come insieme di prodotti e servizi che affrontano in modo globale il problema della disabilità, confrontandosi con le tematiche legate all’appropriatezza, ormai da anni all’attenzione di Inail e del Sistema Sanitario Nazionale.