Certificazioni ambientali, la diffusione in Emilia-Romagna degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità

I dati del rapporto 2017 “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna” mostrano la diffusione dei principali standard per la qualità, l’ambiente e la sicurezza.

Diffusi i dati del rapporto 2017 della Regione Emilia-Romagna “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna” curato da Ervet e pubblicato in occasione di Ecomondo.

“I dati sulla diffusione degli schemi di certificazione volontaria rappresentano importanti indicatori che ci danno risposta sul livello di qualità del nostro sistema economico produttivo, sempre più green” spiega l’Assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo. “La sfida della competitività trova nelle certificazioni il percorso più appropriato per migliorare le performance ambientali ed economiche e per valorizzare le scelte di eco innovazione: un passo avanti verso la qualità delle produzioni e dei prodotti nel nostro territorio”.

Rispetto ai settori produttivi, in testa alla classifica per la diffusione dei principali standard per la qualità, l’ambiente e la sicurezza, si classificano il comparto metalmeccanico con 4.954 siti certificati, le costruzioni (2.885) e il commercio all’ingrosso (2.329).
La crescita maggiore è stata rilevata per istruzione (+7,97%), industrie alimentari (+5,16%) e altri servizi sociali (+4,89%).

L’Emilia-Romagna mostra trend positivi anche per le certificazioni di processo con una crescita del 6% per lo standard ISO 14001 che, con oltre 1800 siti certificati ad agosto 2017, la classifica al terzo posto su scala nazionale. In leggera flessione lo standard Emas (strumento utilizzato dalle imprese che certifica le prestazioni ambientali e fornisce al pubblico informazioni sulla propria gestione sostenibile), ma con 149 registrazioni la regione si colloca comunque in seconda posizione nel panorama italiano.

Tra le certificazioni di prodotto, oltre alle performance segnalate per Epd ed Ecolabel, l’Emilia-Romagna con 188 certificati raggiunge la terza posizione per lo standard di gestione forestale Fsc (+13%), mentre registra un 10% di crescita del marchio Pefc (entrambe le certificazioni indicano la provenienza da foreste certificate della carta utilizzata).

Segno positivo anche per le certificazioni di responsabilità sociale d’impresa SA 8000 (+12%) – che, tra le altre cose, garantisce il rispetto dei diritti umani e di quelli dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro – per la qualità delle produzioni certificata con lo standard ISO 9001 (+4%), la sicurezza sui luoghi di lavoro Ohsas 18001 (+6%) che confermano il terzo posto per l’Emilia-Romagna. Stesso piazzamento anche per la nuova certificazione dei sistemi di gestione dell’energia ISO 50001 con 140 siti certificati.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo