E’ con queste parole che la CGIL torna in Piazza San Giovanni a Roma per una grande manifestazione nazionale il 20 ottobre dalle 10,30 alle 17,30.
La giornata di mobilitazione presentata dal Segretario Generale, Susanna Camusso, la quale ha ribadito: ““bisogna mettere al centro il lavoro, non lasciare i lavoratori alla loro disperazione individuale e costruire risposte. Daremo voce ai più invisibili tra gli invisibili”“.
Poco meno di 800 milioni di ore di cassa integrazione registrate da inizio anno fino a settembre.
Prosegue così inarrestabile la crescita della cig (+8,94% sui primi nove mesi dello scorso anno), a un passo dal raggiungimento del miliardo di ore anche per il 2012. Ore di cassa che coinvolgono al momento 510 mila lavoratori a zero ore per un taglio del reddito, al netto delle tasse, di 3 miliardi di euro, pari a 6 mila euro per ogni singolo lavoratore.
E’ quanto emerge dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dellOsservatorio Cig della Cgil Nazionale nel rapporto di settembre.
Un “villaggio della crisi ” nascerà in Piazza San Giovanni il 20 ottobre.
Numerosi gazebo verranno allestiti attorno alla piazza per raccontare la crisi più profonda che l’Italia si è trovata ad affrontare dal dopoguerra ad oggi. Una lunga giornata che vedrà alternarsi, sul palco, non solo le testimonianze di un mondo del lavoro in affanno, ma anche momenti musicali e teatrali per ribadire a gran voce ‘Il lavoro prima di tutto!’.
La CGIL chiama i lavoratori e le lavoratrici italiane a mobilitarsi insieme alla Confederazione, perchè ha spegato Camusso bisogna innanzitutto cambiare l’agenda del Governo Monti. La legge di stabilità non è quella giusta, secondo la leader della CGIL è l’ennesimo provvedimento che colpisce la parte più povera del Paese, dimostrazione di come questo governo non guardi alla condizione concreta e materiale delle persone. Per non parlare di alcune, tra le tante, misure specifiche contenute nel ddl stabilità: ci sono cose di un cinismo insuperabile, come il taglio sulla legge 104: una misura priva di logica che colpisce la parte più debole. Se i contenuti sono sbagliati, i metodi usati dal governo per relazionarsi con le parti sociali non sono degni di un paese normale. Inoltre, la leader della CGIL, si è detta preoccupata per il taglio di risorse che il Governo ha intenzione di effettuare sulla Cassa integrazione in deroga, prevista per il 2013.
Intanto, le vertenze, in Italia, si moltiplicano e nessuna intravede una soluzione, e per questo, ha ricordato Camusso dalla crisi non si esce riducendo il lavoro, ma avviando una politica industriale che possa assicurare un futuro di innovazione all’industria e ai servizi, sostenendo gli investimenti. Inoltre, Camusso, illustrando la piattaforma sulla quale la CGIL chiamerà operai, tecnici, ricercatori, giovani, donne, precari a scendere in piazza il 20 ottobre, è tornata a ribadire l’importanza: della detassazione della tredicesima mensilità per sostenere i consumi delle famiglie; la proroga di almeno un anno dell’attuale sistema di ammortizzatori sociali; il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga e una maggiore attenzione in tema di ammortizzatori ai precari; una soluzione strutturale per tutti i lavoratori ‘esodati’ e un eguale sistema di pensionamento per lavoratori pubblici e privati in esubero. Infine, un intervento straordinario per favorire l’occupazione giovanile e femminile.