CGIL Napoli, uno sportello anti-mobbing aperto per le donne

A quattro mesi dalla nascita dello Sportello della CGIL di Napoli emerge una richiesta forte di ulteriori spazi d’ascolto all’interno delle aziende e di altri spazi sindacali.

Discriminazione, mobbing, vessazioni, ordinarie ingiustizie, povertà assoluta e relativa. Ecco cosa accade a molte donne, alle immigrate, alle disabili, alle lavoratrici in maternità o da poco diventate mamme, ancora oggi troppo spesso considerate dalle aziende poco produttive. La situazione non è rassicurante e, per far fronte all’emergenza, la CGIL di Napoli ha aperto uno Sportello dedicato a queste tematiche per la provincia di Napoli.

Tre donne Teresa Potenza e Grazia Zimmaro della CGIL di Napoli e della Campania, insieme a Elena Merolla del Silp CGIL a quattro mesi dalla nascita dello Sportello dicono di aver riscontrato “la grande necessità da parte delle donne di avere uno spazio di ascolto e di risoluzione ai loro problemi sia di natura lavorativa sia di vita privata”. Questa intuizione sindacale innovativa ha dato molti risultati positivi, grazie anche al risalto da parte dei media, resa possibile, come raccontano le tre sindacaliste, “anche dalla partecipazione attiva da parte delle tante iscritte e delegate. Che non solo hanno interfacciato il nostro Sportello, ma hanno anche svolto un ruolo di diffusione dell’iniziativa nei luoghi di lavoro”.

Dall’analisi dei casi presentati allo Sportello emerge “una richiesta forte che viene sia dai luoghi di lavoro sia dal territorio dell’area metropolitana di Napoli, per cui sarebbe quanto mai utile e opportuno creare ulteriori spazi d’ascolto, non solo nelle aziende, ma anche nelle altre sedi CGIL”.

Fonte: INCA

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