Cittadinanzattiva pubblica il ventunesimo rapporto sulla sicurezza delle scuole con un focus sulle università

Presentato da Cittadinanzattiva il XXI rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” con un focus sulle università. Calano gli studenti, ma sono ancora troppe le aule sovraffollate, si sono fatti passi avanti negli interventi antisismici ma si è registrato un numero elevato di crolli nell’ultimo anno. I dati di un monitoraggio pilota svolto in 18 sedi universitarie di Bologna, Cagliari, Napoli e Roma mostrano che gli atenei presentano condizioni megliori rispetto alle altre scuole ma occorre pensare a un monitoraggio permanente.

 

Il calo demografico si fa sentire soprattutto nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, con una riduzione di oltre 105 mila studenti, ma restano ancora aule sovraffollate in cinque classi su cento delle superiori. Sulle certificazioni nessun passo in avanti, ne resta priva circa la metà delle scuole; nell’ultimo anno scolastico ci sono stati ben 61 episodi di crolli, un boom rispetto all’ultimo quinquennio. E docenti e dirigenti segnalano infiltrazioni di acqua e distacchi in un terzo delle scuole e addirittura crepe in un quarto dei casi.
Sono alcuni dei dati contenuti nel XXI rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” che per la prima volta presenta anche i dati di un monitoraggio pilota svolto in 18 sedi universitarie di Bologna, Cagliari, Napoli e Roma.

Gli edifici scolastici italiani attivi sono 40.133 e, nell’anno scolastico 2022/23, hanno accolto 7.286.151 studenti, dei quali più di 795 mila (11%) non hanno la cittadinanza italiana sebbene due su tre siano nati in Italia.
Circa 290 mila gli alunni con disabilità (4%), in aumento rispetto all’anno precedente. Eppure due scuole su tre hanno ancora barriere architettoniche; soltanto il 17% ha segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia e l’1,5% ha mappe a rilievo e percorsi tattili.
Nonostante la denatalità abbia avuto un grosso impatto già nel 2022-2023 facendo registrare complessivamente 121 mila studenti in meno rispetto all’anno precedente, soprattutto tra i 3 e i 14 anni (-105.154) permane il fenomeno delle classi sovraffollate: in media più di una su cento, ma fino a cinque classi su cento nelle scuole superiori accolgono un numero di studenti superiore a 27. Sono state chiuse 115 scuole o, meglio, punti di erogazione del servizio, nell’anno scolastico appena trascorso a seguito dell’accorpamento degli istituti.

Gli edifici costruiti prima del 1976 sono il 47% e l’11% circa è progettato secondo la normativa antisismica e su appena il 3% sono stati effettuati interventi di adeguamento e miglioramento sismici. In netto aumento il numero di edifici progettati secondo la normativa antisismica: 11%. Circa il 58% è privo del certificato di agibilità, il 55% di quello di prevenzione incendi, il 41% del collaudo statico.
Un terzo dei 588 docenti e dirigenti intervistati da Cittadinanzattiva ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza della propria scuola, uno su cinque dichiara di non averlo fatto (21%) oppure che alla segnalazione non è seguito un intervento di sistemazione (12%). Gran parte degli edifici presenta a loro dire tracce di umidità (42%) e infiltrazioni di acqua (33%), insieme a distacchi di intonaco (36%) e addirittura crepe (23%).
A causa del Covid numerosi spazi sono stati sacrificati, per aumentare il numero di aule, e ancora oggi non tutti sono stati ripristinati: in particolare, non risultano ancora riutilizzabili laboratori (57%), aule multiuso (46%), biblioteche (36%), refettori (19%), ecc.
Riguardo alle attività di prevenzione, ben l’85% dichiara di aver partecipato a prove di emergenza nella propria scuola, che hanno riguardato in prevalenza il rischio sismico e l’incendio (70%), poche quelli effettuate sul rischio alluvione e vulcanico (rispettivamente 2,6% e 1,4%).

Tra settembre 2022 e agosto 2023 Cittadinanzattiva ha registrato 61 crolli nelle scuole, numero mai raggiunto in questi ultimi 6 anni, di cui 24 nelle regioni del Sud e nelle Isole (39%), 23 nel Nord (38%), 14 nelle regioni del Centro (23%): 9 in Lombardia, 5 in Piemonte, 3 in Liguria e in Emilia Romagna, 2 in Veneto, 1 in Friuli Venezia Giulia; 8 in Campania, 7 in Sicilia, 5 in Sardegna, 1 in Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Umbria; 8 nel Lazio, 5 in Toscana.
Tali episodi hanno provocato il ferimento di sei studenti, un’insegnante, una collaboratrice scolastica, oltre che danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica, provocando ingenti disagi e paura agli studenti e alle loro famiglie. Si è trattato fortunatamente di crolli avvenuti di notte, nel week end o in periodi di chiusura delle scuole per le festività. Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici e dei materiali con cui sono stati costruiti, nell’assenza o carenza di manutenzione, nella riduzione degli investimenti relativi a indagini e interventi su controsoffitti, solai, tetti, nella mancanza di tempestività nell’intervenire.

“Il PNRR porterà benefici, a patto che ci sia un reale coinvolgimento dei cittadini e delle comunità nel percorso di attuazione, anche per la sicurezza delle scuole. Ma benefici ancora esigui rispetto a quelli auspicabili: alcuni progetti previsti per la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole rischiano di saltare dopo la rimodulazione del Piano annunciata a luglio. E sulle mense e palestre gli interventi finanziati sono davvero pochi rispetto al reale fabbisogno delle scuole e soprattutto in considerazione del ruolo importante che tali servizi svolgono rispetto al benessere psicofisico dei ragazzi” dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Vorremmo dunque chiarezza su quali e quanti progetti rischiano di non vedere la luce e chiediamo una programmazione almeno triennale degli investimenti anche dopo il Piano”.

XXI Rapporto
OSSERVATORIO CIVICO SULLA SICUREZZA A SCUOLA
FOCUS ATENEI
Sommario
INTRODUZIONE
1 LE SCUOLE IN ITALIA: DATI DI CONTESTO
1.1 L’edilizia scolastica: sicurezza, sostenibilità, ambienti di apprendimento
1.2 Le condizioni strutturali degli edifici scolastici
1.3 Le barriere architettoniche
1.4 Le scuole nelle zone sismiche
1.5 La ricostruzione delle scuole nelle zone colpite dal sisma del 2016
1.6 La sicurezza interna alle scuole
1.7 L’assicurazione per chi lavora e studia a scuola

2 I CASI DI CROLLO
3 Gli STUDENTI E LE CLASSI
3.1 La distribuzione su base regionale di alunni e classi
3.2 L’impatto del calo demografico sulla scuola
3.3 Le classi “fuori legge”
3.4 Gli studenti venuti dall’Ucraina

4 SURVEY SICUREZZA E SALUTE A SCUOLA IMPARARESICURI 2023
4.1 Gli intervistati
4.2 I risultati della Survey

5 FOCUS SULLA SICUREZZA DEGLI ATENEI
5.1 La metodologia e il campione esaminato
5.2 Gli indicatori presi in esame
5.3 I principali dati emersi

6 I FONDI DEL PNRR E GLI INTERVENTI PREVISTI
6.1 Le nuove scuole
6.2 Le scuole dell’infanzia e gli asili nido
6.3 Le nuove mense
6.4 I fondi per la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole
6.5 Le palestre da costruire e da ristrutturare

7 CONSIDERAZIONI E PROPOSTE
RINGRAZIAMENTI

Fonte: Cittadinanzattiva

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