Codice della strada e registro automobilistico euro

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 157/34 del 28 giugno 2005 è pubblicato il Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema Codice della strada e registro automobilistico europeo.

Il C.E.S.E. , conformemente al disposto dell’art. 29 , paragrafo 2, del proprio regolamento interno ha deciso di elaborare, in data 29 gennaio 2004, un parere sul tema Codice della strada e registro automobilistico europeo che , nel corso nella 413a sessione, è stato adottato con 147 favorevoli, 1 voto contrario e 3 astenuti.
Fra le principali motivazioni che ha portato il CESE ad elaborare il Parere su tale tema vi è la considerazione che la libera circolazione delle persone è una delle libertà fondamentali sancite dal Trattato europeo e che l’abolizione dei controlli alle frontiere tra gli Stati membri costituisce uno degli obiettivi dell’UE, potenziato grazie all’integrazione dell’acquis di Schengen, e che lo stesso settore dei trasporti forma oggetto di una delle politiche comunitarie. Il ravvicinamento delle legislazioni concernenti la circolazione stradale sembra essere di importanza fondamentale, in particolare per le ripercussioni che può avere sul completamento del mercato interno.
Il Comitato economico e sociale sottolinea che l’obiettivo del presente parere d’iniziativa è di sensibilizzare la Commissione sulla necessità e l’opportunità di una iniziativa legislativa volta ad armonizzare le regole concernenti la guida degli autoveicoli nell’Unione europea, pur prevedendo una serie di eccezioni. Un’analisi di diritto comparato permetterebbe di sottolineare le divergenze dei regimi giuridici dei codici della strada in vigore nei diversi Stati membri e di evidenziare possibili soluzioni per una loro armonizzazione a livello europeo.
Considerando che la Convenzione di Vienna del 1998 costituisce il testo più completo in materia di circolazione stradale in quanto ha affrontato il più gran numero di argomenti possibili, il Comitato suggerisce di prendere come punto di partenza la citata Convenzione per aprire un’ampia discussione su un eventuale Codice europeo della strada, per armonizzare le norme di guida.Nella situazione attuale , il Comitato ritiene che la possibilità di ricorrere ad una direttiva di armonizzazione minima, basata sulla Convenzione di Vienna, che preveda la definizione di norme fondamentali riguardanti la circolazione e la segnalazione, le condizioni di abilitazione e la patente di guida, la natura delle infrazioni e le relative sanzioni , debba essere considerata un primo passo verso la creazione di un Codice europeo della strada.

Fonte: Eur-Lex

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