Come gestire correttamente le lampadine a basso consumo, tubi al neon e led esausti

Le lampadine a basso consumo sono rifiuti speciali che devono essere raccolti in modo differenziato e dai quali si può recuperare il 95% dei materiali.

Le lampadine a basso consumo sono rifiuti speciali che devono essere raccolti in modo differenziato e dai quali si può recuperare il 95% dei materiali.

Lampadine a basso consumo, tubi al neon e LED devono essere differenziati dai rifiuti urbani; al contrario le vecchie lampadine ad incandescenza e quelle alogene, che vanno nell’indifferenziato.

Per facilitare tutti coloro che possiedono lampadine a basso consumo, tubi al neon e LED, Ecolamp, consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al riciclo delle sorgenti luminose a basso consumo esauste, ha predisposto una nota informativa dove ricorda come gestire correttamente questa tipologia di rifiuti.

Dove portare le sorgenti luminose a basso consumo esauste?

Le sorgenti luminose a basso consumo esauste devono essere portate nei centri di raccolta comunali (riciclerie, isole ecologiche, collection point): si tratta di luoghi dove i cittadini possono portare rifiuti riciclabili ingombranti o pericolosi.

Ecolamp, per facilitare la ricerca, ha predisposto un’applicazione gratuita per smartphone e tablet (Ecolamp: l’isola che c’è, per Apple e Android) contenente l’elenco dei centri di raccolta corredato da informazioni, mappe e contatti.

In alternativa questi rifiuti possono essere conferiti al negoziante che è tenuto a ritirarli (e smaltirli correttamente) a fronte di un nuovo acquisto (uno contro uno) oppure, grazie al sistema uno contro zero, anche senza obbligo di acquisto di nuovi prodotti, ma solo se ci si rivolge a punti vendita di grosse dimensioni autorizzati a ritirare piccoli RAEE.

Perché differenziare e smaltire correttamente le sorgenti luminose a basso consumo?

Le lampade fluorescenti contengono, al loro interno, una piccola quantità di mercurio (<5 mg) che, se disperso nell’ambiente, può provocare danni ambientali e sanitari. Con una corretta raccolta differenziata è possibile recuperare molti materiali: vetro, plastica e polveri fluorescenti (contenenti mercurio) che possono essere reimpiegati in nuovi processi produttivi.

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