La norma era stata approvata co n la Finanziaria 2008 (art.1, comma 289) del Governo Prodi e prevedeva che tutte le nuove costruzioni, a partire dal primo gennaio 2009, avrebbero dovuto essere alimentate, sulla base di appositi regolamenti comunali, da fonti alternative come sole e vento, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa. Questo per adempiere a rispettare normative europee sottoscritte anche dal nostro Paese.
La casa ecologica, dunque, può attendere. Ma oltre a questo rinvio, il decreto in questione ha disposto altre importanti proroghe in materia di leggi ambientali. Nel dettaglio si possono leggere le principali abrogazioni nella nota di Monica Rubino di Kataweb che riportiamo nel link.
(LG-FF)