Consiglio dei ministri recepisce direttiva UE e rafforza il monitoraggio delle acque

Inquinamento idrico. Il Consiglio dei ministri recepisce direttiva UE e aggiorna gli elenchi delle sostanze chimiche pericolose da monitorare nelle acque superficiali, in quelle sotterranee e nelle aree protette.

Il Ministero dell’ambiente pubblica un estratto del comunicato di Palazzo Chigi del 12 ottobre 2015.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, ha approvato in esame definitivo il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/39/UE che modifica le direttive 2000/60/CE e la 2008/105/CE per quanto riguarda gli standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque.

L’obiettivo è combattere l’inquinamento idrico rafforzando il monitoraggio dello stato delle acque superficiali, di quelle sotterranee e delle aree protette.

Il decreto aggiorna, recependo le indicazioni della normativa europea, gli elenchi delle sostanze chimiche ritenute maggiormente pericolose con 12 nuove sostanze tra cui componenti contenuti in prodotti fitosanitari, sostanze chimiche industriali e sottoprodotti della combustione, rivedendo inoltre i livelli di concentrazione di altre 7 sostanze già incluse nell’elenco, in linea con i parametri indicati dall’UE.

Vengono definiti anche i termini e le modalità certe con cui eseguire il monitoraggio sulle acque e contestualmente viene introdotto l’obbligo di un continuo controllo delle sostanze presenti nell’elenco definito dalla Commissione europea.

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