Rapporto Greenpeace, “Tossicodipendenza da pesticidi. Come l’agricoltura industriale danneggia il nostro ambiente”

Un rapporto di Greenpeace mostra come l’agricoltura industriale, con il suo massiccio uso di pesticidi chimici, inquina le acque e i suoli causando la perdita di habitat e di biodiversità. La sopravvivenza di quasi un quarto delle specie vulnerabili o in via d’estinzione nell’UE è minacciata da effluenti agricoli, pesticidi e fertilizzanti.

Nel 2015 la “Task force sui pesticidi sistemici” dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), dopo aver analizzato oltre 800 relazioni scientifiche, ha segnalato un catastrofico declino degli insetti in Europa. Gli impatti possono essere devastanti, poiché il 70 per cento delle 124 principali derrate alimentari coltivate per il consumo umano, come mele e colza, dipendono dall’impollinazione, che migliora la produzione di semi, frutta e ortaggi.

“La dipendenza dell’Europa dai pesticidi chimici è più che altro una tossicodipendenza” dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace. “Le colture sono regolarmente irrorate con diverse sostanze chimiche, di solito applicate più volte su ogni coltura durante l’intera stagione di crescita. Eppure gli agricoltori dispongono già di alternative non chimiche per contrastare le specie nocive, ma hanno bisogno del necessario sostegno politico e finanziario affinché queste diventino il metodo più diffuso”.

Il rapporto di Greenpeace “Tossicodipendenza da pesticidi. Come l’agricoltura industriale danneggia il nostro ambiente” esamina la letteratura scientifica disponibile sull’uso dei pesticidi chimici di sintesi in agricoltura. I risultati mostrano che i pesticidi sono una grave minaccia per la biodiversità, sia perché mettono in pericolo le specie, avvelenandole e alla fine uccidendole, sia perché alterano gli ecosistemi, per esempio provocando il collasso della catena alimentare. Secondo la stessa Unione europea, un quarto dei 471 principi attivi approvati in Europa supera le soglie critiche per la persistenza nel suolo o nelle acque, e 79 di questi oltrepassano i valori critici di tossicità per gli organismi acquatici.

Spesso diversi “cocktail” di pesticidi contaminano l’ambiente, anche se di norma gli effetti di questi mix chimici non sono valutati nei processi di autorizzazione effettuati dall’UE. Inoltre, i pesticidi sono valutati in base ai singoli principi attivi, anziché in base ai reali effetti dei prodotti in commercio, che spesso contengono più sostanze. Il processo di autorizzazione dell’Unione europea, inoltre, non riesce a valutare correttamente gli effetti a lungo termine dell’esposizione a basse dosi dei pesticidi, perché si concentra principalmente sulla loro tossicità acuta.

Fonte: Greenpeace

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