Ogni anno, secondo le cifre rese note dallo stesso Consiglio d Europa, oltre 600.000 persone sono vendute in Europa e diventano vittime di criminali internazionali. Di queste, oltre l80% è costituito da ragazze e donne, quasi sempre (per il 70%) forzate ad una schiavitù a sfondo sessuale; altre vittime sono vendute per scopi diversi (lavori forzati, adozioni illegali e trapianto di organi).
L obiettivo della Convenzione è di prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani in tutte le sue forme, a livello nazionale e internazionale, sia essa legata o no alla criminalità organizzata.
Un principio fondamentale delineato con precisione dalla nuova Convenzione è che la protezione e la promozione dei diritti delle vittime deve essere assicurata senza alcuna discriminazione di sesso, razza, colore, lingua, religione, opinioni politiche, origine nazionale o sociale, o appartenenza ad una minoranza nazionale.
Quasi contemporaneamente si è aperto a Vienna, il 13 febbraio 2008, per iniziativa delle Nazioni Unite, il primo forum sulla lotta alla tratta degli esseri umani, che si è chiuso il 15 febbraio
Hanno partecipato ai lavori, inaugurati da Antonio Maria Costa, capo dell ONU a Vienna e dell Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, circa 1.200 persone: rappresentanti dei governi e del mondo economico, della polizia, ONG, esperti e organizzazioni di tutela delle vittime.
Gli esperti hanno concordato sul fatto che tale problematica va accostata a una lunga serie di attività illegali, come migrazione clandestina, lavoro forzato, pedofilia, conflitti civili, sfruttamento minorile e della prostituzione.
I partecipanti al Forum hanno valutato le misure da mettere in atto per prevenire le illegalità e per consegnare i responsabili alla giustizia, utilizzando le tecnologie più innovative che consentano l individuazione dei percorsi utilizzati da chi commette questo tipo di crimine e bloccando ogni transazione sospetta eseguita via Internet.
(LG-FF)