Corte dei Conti:dalla magistratura contabile allarme corruzione ed evasione.

Nel Giudizio sul rendiconto generale dello Stato della Corte dei Conti, i magistrati contabili denunciano che il fenomeno della corruzione all’interno della Pubblica Amministrazione è una vera e propria “ tassa immorale ed occulta” stimata attorno ai 50-60 miliardi di euro l’anno.

E’ quanto si legge nel Giudizio sul rendiconto generale dello Stato della Corte dei Conti.

La corruzione nella Pubblica amministrazione, scrivono i magistrati contabili, è un fenomeno “ talmente rilevante e gravido di conseguenze in tempi di crisi come quelli attuali da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese anche oltre le stime effettuate dal SaeT (Servizio anticorruzione e Trasparenza del Ministero della P.A. e dell’Innovazione) nella misura prossima a 50/60 miliardi di euro all’anno. “ Una vera e propria tassa immorale e occulta –prosegue la Corte dei Conti – pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini”.

Secondo la sentenza della Corte dei Conti “ il costo non monetizzabile per la collettività si paga con la “ distruzione della fiducia nelle istituzioni, con l’ostacolare gli investimenti esteri e con “ il togliere la speranza nel futuro”.

(LG-FF)

Approfondimenti

Precedente

Prossimo