Nell’articolo l’autore approfondisce gli argomenti di una precedente comunicazione in cui ha evidenziato le criticità che ostacolano lo sviluppo dei percorsi formativi in materia di sicurezza negli ITI per la Chimica.
Il perdurare di questa situazione può definitivamente consolidare nelle scuole l’idea che le competenze di sicurezza siano solo marginali e che, quindi, non richiedano particolari investimenti didattici.
Per evitare che ciò avvenga, secondo l’autore, è soprattutto necessario che nelle seconde prove dell’Esame di Stato siano previste domande a risposta obbligatoria sulla sicurezza. Inoltre, l’editoria scolastica dovrebbe pubblicare manuali aggiornati con i nuovi contenuti e, nei programmi delle discipline, dovrebbero essere indicati gli argomenti “specifici”
di sicurezza da svolgere.
Con l’intento di contribuire alla definizione di un percorso formativo sulla sicurezza dei processi chimici, l’autore descrive l’attività didattica da lui svolta nella materia di
Tecnologie Chimiche Industriali in un Istituto Tecnico Industriale per la Chimica.
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