Il prossimo 3 dicembre entrerà in vigore il DLvo 13 ottobre 2010, n. 190 (Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino), pubblicato sulla GU n. 270 del 18-11-2010.
Il prossimo 3 dicembre entrerà in vigore il D.Lgs. 190 del 13 ottobre 2010, (Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino), pubblicato sulla G.U. n. 270 del 18-11-2010.
Art. 1
Principi e finalita’
1. Il presente decreto, in attuazione della direttiva 2008/56/CE,
istituisce un quadro diretto all’elaborazione di strategie per
l’ambiente marino e all’adozione delle misure necessarie a conseguire
e a mantenere un buono stato ambientale entro il 2020.
2. Nell’ambiente marino, nel rispetto di quanto disposto al comma
1, deve essere garantito un uso sostenibile delle risorse, in
considerazione dell’interesse generale. A tal fine le strategie per
l’ambiente marino:
a) applicano un approccio ecosistemico alla gestione delle
attivita’ umane per assicurare che la pressione complessiva di tali
attivita’ sia mantenuta entro livelli compatibili con il
conseguimento di un buon stato ambientale;
b) salvaguardano la capacita’ degli ecosistemi marini di reagire
ai cambiamenti indotti dall’uomo;
c) considerano gli effetti transfrontalieri sulla qualita’
dell’ambiente marino degli Stati terzi situati nella stessa regione o
sottoregione marina;
d) rafforzano la conservazione della biodiversita’ dell’ambiente
marino, attraverso l’ampliamento e l’integrazione della rete delle
aree marine protette previste dalla vigente normativa e di tutte le
altre misure di protezione;
e) perseguono la progressiva eliminazione dell’inquinamento
dell’ambiente marino;
f) assicurano che le azioni di monitoraggio e la ricerca
scientifica sul mare siano orientate all’acquisizione delle
conoscenze necessarie per la razionale utilizzazione delle sue
risorse e potenzialita’.
3. Il presente decreto, per i fini previsti dal comma 1,
contribuisce alla coerenza tra le diverse politiche settoriali, gli
accordi, le misure legislative, gli strumenti di conoscenza e
monitoraggio, gli strumenti di pianificazione e programmazione che
hanno un impatto sull’ambiente marino e mira a garantire
l’integrazione delle implicazioni ambientali nelle stesse politiche
settoriali.