Corso di formazione il 9 giugno 2011, promosso in collaborazione con Certiquality.
Si segnala che la Commissione europea ha inviato all’Italia lettera di messa in mora attraverso cui si contesta all’Italia il mancato recepimento della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, il cui termine scadeva il 26 dicembre 2010.
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Il Consiglio dei Ministri n. 135 del 7/04/2011 ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che recepisce le direttive:
– 2008/99
e
-2009/123
, che danno seguito allobbligo imposto dallUnione europea di incriminare comportamenti fortemente pericolosi per lambiente:
– sanzionando penalmente condotte illecite individuate dalla direttiva e fino ad oggi non previste come reati
e
– introducendo la responsabilità delle persone giuridiche, attualmente non prevista per i reati ambientali.
INOLTRE, sono state introdotte due le nuove fattispecie incriminatrici nel codice penale, per sanzionare la condotta di:
– chi uccide, distrugge, preleva o possiede, fuori dai casi consentiti, esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette
e
– chi distrugge o comunque deteriora in modo significativo un habitat allinterno di un sito protetto.
Secondo il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri : si procede dando seguito allobbligo imposto dallUnione europea di incriminare comportamenti fortemente pericolosi per lambiente, sanzionando penalmente condotte illecite individuate dalla direttiva e fino ad oggi non previste come reati ed introducendo la responsabilità delle persone giuridiche, attualmente non prevista per i reati ambientali. Due le nuove fattispecie incriminatrici nel codice penale, per sanzionare la condotta di chi uccide, distrugge, preleva o possiede, fuori dai casi consentiti, esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette e di chi distrugge o comunque deteriora in modo significativo un habitat allinterno di un sito protetto.
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(LP)