Degrado urbano di comuni metropolitani: agevolazione dei progetti per le imprese

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 10 novembre 2004 il Decreto14 settembre 2004 del Ministero delle attività produttive riguardante il “ Regolamento recante modificazioni al decreto ministeriale1° giugno 1998, concernente le modalità di attuazione degli interventi imprenditoriali nelle aree di degrado urbano di comuni metropolitani.

Alle piccole imprese, a fronte delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti nelle aree di degrado urbano, sono concesse agevolazioni non superiori al limite degli aiuti de minimis, così come definito dalla Commissione dell’Unione europea. E’ quanto prevede il Decreto 14 settembre 2004, n. 267 del Ministero delle attività produttive di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali– pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.264 del 10 novembre 2004 – contenente, appunto, il Regolamento recante modificazioni al decreto ministeriale 1° giugno 1998, concernente le modalità di attuazione degli interventi imprenditoriali nelle aree di degrado urbano di comuni metropolitani.
Il programma di intervento prevede che fino all’ attuazione degli articoli 22 e 23 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 ed ai soli esclusivi fini applicativi del presente regolamento, le amministrazioni dei comuni capoluogo autorizzate a predisporre programmi di intervento per l’ attuazione dell’ art. 14 della legge 7 agosto 1997, n. 266, sono, sulla base dell’ art.17 della legge 18 agosto 1990, n. 142, le seguenti : Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia. I programmi di intervento hanno come obiettivo prioritario il superamento di situazioni di crisi socio-ambientale in particolari aree sul territorio amministrato. Le aree di degrado urbano e sociale debbono essere geograficamente identificabili e omogenee e presentare indici socio-economici inferiori ai valori medi dell’ intero territorio comunale, ovvero essere caratterizzate da crisi socio ambientali. Alle piccole imprese, a fronte delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti nelle aree di degrado urbano, sono concesse agevolazioni non superiori al limite degli aiuti de minimis, così come definito dalla Commissione dell’Unione europea con regolamento n. 69/2001 che ha stabilito il massimale in 100.000 euro su un periodo di tre anni.

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