Nel quadro del c.d. Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito varato nellottobre 2005, la Commissione europea ha deciso di assegnare 4,5 milioni di euro a sostegno di sei progetti paneuropei realizzati da organizzazioni senza scopo di lucro della società civile.
I sei progetti finanziati dallUnione europea sono finalizzati a incoraggiare e a promuovere il dialogo e il dibattito fra i cittadini su questioni relative alla stessa Unione europea. Questi progetti saranno attuati in parte entro il corrente anno e gli altri durante il 2007.
Il vice-presidente Margot Wallstrom, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione ha dichiarato al riguardo: Intendiamo prestare la massima attenzione ai risultati di questi progetti, facendo sì che ispirino i decisori politici nel momento in cui lEuropa riflette sul suo futuro. Vorremmo cioè integrare il feedback nel processo politico. Nella riunione della Commissione del 29 novembre scorso, la stessa vicepresidente Wallstrom, ha informato sugli sviluppi del Piano D a un anno dal suo avvio. Nel corso della riunione è stato affermato che il Piano D ha contribuito a dare un nuovo dibattito sul futuro dellEuropa. Non dimentichiamo ha dichiarato ancora la Wallstrom che anche gli Stati membri devono utilizzare questo periodo di riflessione per ascoltare le idee espresse dai loro cittadini. Ora lobiettivo è quello di concentrarsi sulla maggioranza silenziosa in particolare i giovani e le donne. Vogliamo incoraggiarli a far sentire la loro voce sul futuro dellEuropa .
Eopportuno rilevare che in seguito allesito negativo del referendum sulla Costituzione europea svoltasi in Frangia e nei Paesi Bassi, il Consiglio europeo del giugno 2005 ha invitato ad un periodo di riflessione. La Commissione ha quindi colto loccasione per avviare il Piano D per la democrazia il dialogo e il dibattito. A distanza di un anno dallattuazione del Piano, è ora il momento di fare un bilancio e di approfondire maggiormente il dibattito sullEuropa.
I primi risultati provvisori dei progetti verranno presentati nella primavera 2007. Dei sei progetti prescelti, tre saranno attuati in tutti e 25 gli Stati membri, mentre ciascuno degli altri tre coprirà almeno 5 paesi.
Nella nota della Commissione che riportiamo nel link sono descritti in breve le finalità dei progetti scelti.
Il vice-presidente Margot Wallstrom, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione ha dichiarato al riguardo: Intendiamo prestare la massima attenzione ai risultati di questi progetti, facendo sì che ispirino i decisori politici nel momento in cui lEuropa riflette sul suo futuro. Vorremmo cioè integrare il feedback nel processo politico. Nella riunione della Commissione del 29 novembre scorso, la stessa vicepresidente Wallstrom, ha informato sugli sviluppi del Piano D a un anno dal suo avvio. Nel corso della riunione è stato affermato che il Piano D ha contribuito a dare un nuovo dibattito sul futuro dellEuropa. Non dimentichiamo ha dichiarato ancora la Wallstrom che anche gli Stati membri devono utilizzare questo periodo di riflessione per ascoltare le idee espresse dai loro cittadini. Ora lobiettivo è quello di concentrarsi sulla maggioranza silenziosa in particolare i giovani e le donne. Vogliamo incoraggiarli a far sentire la loro voce sul futuro dellEuropa .
Eopportuno rilevare che in seguito allesito negativo del referendum sulla Costituzione europea svoltasi in Frangia e nei Paesi Bassi, il Consiglio europeo del giugno 2005 ha invitato ad un periodo di riflessione. La Commissione ha quindi colto loccasione per avviare il Piano D per la democrazia il dialogo e il dibattito. A distanza di un anno dallattuazione del Piano, è ora il momento di fare un bilancio e di approfondire maggiormente il dibattito sullEuropa.
I primi risultati provvisori dei progetti verranno presentati nella primavera 2007. Dei sei progetti prescelti, tre saranno attuati in tutti e 25 gli Stati membri, mentre ciascuno degli altri tre coprirà almeno 5 paesi.
Nella nota della Commissione che riportiamo nel link sono descritti in breve le finalità dei progetti scelti.
Fonte: Commissione Europea
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