In una recente seduta del Parlamento europeo è stato affrontato il tema della dimensione sociale della globalizzzazione, ovvero sul contributo che la politica dell UE può dare affinché la globalizzazione stessa possa portare benefici per tutti , contrastandone i suoi effetti negativi,specialmente in campo sociale.
Recentemente il Parlamento europeo ha adottato una relazione dell eurodeputato Mihael Brejc nella quale si afferma che la globalizzazione fa crescere il divario fra ricchi e poveri ed è dunque necessario investire fortemente a favore delle persone di tutte le fasce sociali e di età per contrastare le sue conseguenze negative.
Dal dibattito parlamentare europeo è emerso che la globalizzazione deve, invece, portare benefici per tutti e , quindi, occorre concretamente contrastare i suoi possibili effetti negativi, soprattutto in campo sociale. La relazione adottata dal Parlamento europeo suggerisce di investire maggiormente nelle risorse umane, nella ricerca scientifica e nell innovazione. R chiesta poi una diversa politica di immigrazione che sia in linea con il mercato del lavoro e maggiore coerenza delle politiche commerciale, agricola ed esteri comune a quella di sviluppo.
Nonostante i numerosi aspetti positivi della globalizzazione e il fatto che l economia abbia dimostrato una grande capacità produttiva, i deputati europei ritengono che tale processo sia in procinto di generare notevoli squilibri economici e sociali. Ciò anche in considerazione degli elevati indici di disoccupazione e di povertà che affliggono vasti ceti sociali a livello mondiale.
Pertanto, è stata accolta con soddisfazione la comunicazione dell Esecutivo ( vedi nota nel link ) che permette riavviare un dibattito iniziale sulla relazione della Commissione mondiale per la dimensione sociale della globalizzazione ( nota come CMDSG), con il fine di definire la politica dell Unione europea a tale riguardo . D altra parte è espresso l auspicio che la Commissione presenti proposte più concrete in questo campo.
La relazione concordata con la CMDSG si basa sul fatto che la globalizzazione deve essere un processo con una forte dimensione sociale basata su valori universalmente condivisi, come il rispetto dei diritti umani e la dignità individuale.
Dal dibattito parlamentare europeo è emerso che la globalizzazione deve, invece, portare benefici per tutti e , quindi, occorre concretamente contrastare i suoi possibili effetti negativi, soprattutto in campo sociale. La relazione adottata dal Parlamento europeo suggerisce di investire maggiormente nelle risorse umane, nella ricerca scientifica e nell innovazione. R chiesta poi una diversa politica di immigrazione che sia in linea con il mercato del lavoro e maggiore coerenza delle politiche commerciale, agricola ed esteri comune a quella di sviluppo.
Nonostante i numerosi aspetti positivi della globalizzazione e il fatto che l economia abbia dimostrato una grande capacità produttiva, i deputati europei ritengono che tale processo sia in procinto di generare notevoli squilibri economici e sociali. Ciò anche in considerazione degli elevati indici di disoccupazione e di povertà che affliggono vasti ceti sociali a livello mondiale.
Pertanto, è stata accolta con soddisfazione la comunicazione dell Esecutivo ( vedi nota nel link ) che permette riavviare un dibattito iniziale sulla relazione della Commissione mondiale per la dimensione sociale della globalizzazione ( nota come CMDSG), con il fine di definire la politica dell Unione europea a tale riguardo . D altra parte è espresso l auspicio che la Commissione presenti proposte più concrete in questo campo.
La relazione concordata con la CMDSG si basa sul fatto che la globalizzazione deve essere un processo con una forte dimensione sociale basata su valori universalmente condivisi, come il rispetto dei diritti umani e la dignità individuale.
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