Diritti umani: il 2010 sia l’ Anno europeo della nonviolenza.

Rafforzare la politica estera, sostenere i tribunali internazionali e creare una rete di democrazie su scala mondiale. E’ quanto chiede il Parlamento europeo per promuovere la difesa non violenta dei diritti umani nel mondo.

Occorre attuare la moratoria sulla pena di morte e combattere la discriminazione raziale, religiosa di genere (mutilazioni genitali) e sull’ orientamento sessuale. Il 2010 andrebbe proclamato l’ “Anno europeo della non violenza”.

Approvando con 533 voti favorevoli, 63 contrari e 41 astensioni la relazione di Marco Cappato (ALDE/ADLE,IT), il Parlamento europeo riafferma anzitutto che i diritti dell’ uomo sono diritti universali e indivisibili, “il cui concreto ed effettivo rispetto è garanzia indispensabile per l’ attuazione e il rispetto della legalità e dell’ orientamento internazionale, per la promozione della pace, della libertà, della giustizia e della democrazia”.

Il Parlamento europeo deplora quindi che l’ UE “si ancora lontana dal realizzare una politica coerente e di grande impatto in materia di affermazione e promozione dei diritti dell’ uomo nel mondo”. Ritiene inoltre che, “per compiere un salto di qualità”, sia necessario rafforzare la politica estera e di sicurezza comune (PESC), “spesso ostacolata dal prevalere degli interessi nazionali degli Stati membri”. Occorre inoltre assicurare che la PESC persegua “rigorosamente” l’ obiettivo della promozione dei diritti umani e compiere maggiori sforzi per migliorare la capacità dell’ UE di rispondere rapidamente alle violazioni dei diritti umani da parte di paesi terzi, in particolare con l’ integrazione dei diritti umani in tutte le sue politiche esterne.

Il Parlamento deplora peraltro che le clausole sui diritti umani e la democrazia, “un elemento essenziale di tutti gli accordi di cooperazione e partenariato con paesi terzi”, non siano ancora attuate in modo concreto.

(LG-FF)

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