Disabilità, l’Europa predispone un’agenda digitale per il 2020

Diffondere i benefici del digitale a tutte le fasce sociali, compresi disabili, anziani e poveri. Questo il piano ambizioso della Commissione Europea per un’agenda digitale 2020.

NEWS dal SITO dell’INAIL
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BRUXELLES – Diffondere i benefici del digitale a tutte le fasce sociali, compresi disabili, anziani e poveri. Questo il piano ambizioso della Commissione Europea per un’agenda digitale 2020 che si sviluppa in sette aree d’intervento, fra cui un miglioramento dell’alfabetizzazione e dell’inclusione digitale e l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per sostenere le sfide che la società si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico e l’invecchiamento demografico.

Prima delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la nuova agenda digitale si strutturerà in cento interventi di cui trentuno a carattere legislativo. Servizi accessibili per tutti, compresi i disabili quindi, incentivi allo sviluppo della telemedicina, apparecchiature portatili per monitorare la salute dei pazienti e delle persone con disabilita gravemente invalidanti, ma anche tecnologie tese a garantire una vita indipendente ai portatori di handicap sia motori che sensoriali e mentali. Infine, la Commissione si è impegnata a fare una proposta, entro il 2012, che preveda, in tre anni, l’accessibilità ai disabili di tutti i siti internet che forniscono servizi pubblici.

Resta da capire se si tratta solo di parole al vento o se seguiranno davvero delle azioni concrete in favore delle persone seguiranno. Lo scetticismo – per diversi aspetti – sarebbe d’obbligo, visti anche i risultati per ora deludenti del meeting informale dei ministri europei che si occupano di disabilità, in corso di svolgimento a Saragozza: nessun impegno fattivo, vaghi accenni alla strategia sulla disabilità da adottare entro l’autunno in concertazione con le organizzazioni rappresentative dei disabili e la richiesta, da parte del vice presidente della Commissione e commissario per i diritti umani Viviane Reding, che l’Europa acceleri il processo di ratifica della Convenzione Onu.

Sinceramente, a detta degli addetti ai lavori, un po’ poco.

(RedSoc/Bruxelles)

Fonte: INAIL

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