Il tasso di occupazione è pari al 56,9 per cento, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile e di 0,8 punti rispetto allo stesso periodo dellanno precedente.
Il numero delle persone in cerca di occupazione diminuisce dell0 0,1 per cento rispetto ad aprile, segnando un aumento del 15,5 per cento rispetto a maggio 2009. Il tasso di disoccupazione si conferma stabile per il terzo mese consecutivo all8,7 per cento; laumento rispetto a maggio 2009 è di 1,2 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 29,2 per cento, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,7 punti percentuali rispetto a maggio 2009.
Il numero di inattivi di età compresa tra i 15 e 64 anni aumenta, a maggio 2010, dello 0,4 per cento
Rispetto ad aprile e dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009. Il tasso di inattività è pari al 37,7 per cento, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto sia al mese precedente sia a maggio 2009.
Dai dati di cui sopra appare evidente che le donne e i giovani italiani hanno minori opportunità di lavoro rispetto a quelle degli altri paesi europei. Infatti, il nostro paese si trova ancora ben lontano dal raggiungere gli obiettivi di Lisbona, in quanto ancora più immerso nella penalizzazione delle fasce deboli del mercato del lavoro.
Infatti, il tasso di disoccupazione giovanile e femminile desta le maggiori preoccupazioni. Tra i ragazzi e le ragazze dai 15 ai 24 anni è salito al 29,2 per cento, il dato più elevato dal 2004, quando sono iniziate le serie storiche dellistituto di statistica: uno su tre è senza posto di lavoro. Tra le donne si è registrato un ulteriore aumento dello 0,4 per cento su aprile e dell1,2 per cento su maggio 2009, raggiungendo il 10,1 per cento. Così, mentre il tasso di occupazione maschile risulta invariato al 67,9 per cento, quello femminile si ferma al 46 per cento: nemmeno una donna su due ha un impiego.
(LG-FF)