Si inizia con una carrellata sugli ambiti tematici in cui l’Istituto opera, per proseguire con la descrizione di programmi e progetti che vedono il coordinamento o la partecipazione dell’IIA sia in ambito nazionale che internazionale.
Nella seconda giornata si è parlato di cambiamenti climatici e di nuove sostanze da valutare per il rischio sanitario ambientale, per poi dedicarsi ad emissioni industriali e qualità dell’aria, ed ai sistemi e tecnologie per l’Osservazione della Terra.
La conferenza si è poi conclusa con una tavola rotonda su tre grandi tematiche: le aree urbane ed industriali, i sistemi e le tecnologie di osservazione, i big data.
Ecco alcuni degli argomenti trattati e disponibili negli atti:
– Dati multi-sorgente di Osservazione della Terra (OT) per il monitoraggio degli ecosistemi;
– Sviluppo di sensori low-cost ed eco-sostenibili per il monitoraggio della qualità dell’aria;
– Trasferimento di conoscenze tecnico-scientifiche per la produzione e l’attuazione della normativa ambientale;
– Aree industriali e salute: il progetto Centro Internazionale di Studi Avanzati Ambiente, Ecosistema e Salute Umana (CISAS);
– Il Progetto ABC “Biocarburanti per aviazione”;
– Energie rinnovabili e biocombustibili;
– Caratterizzazione delle nanoparticelle in emissione da impianti del cemento;
– L’esperienza Nazionale nel rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali – le tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica delle industrie energivore;
– Caratterizzazione delle emissioni da una centrale termica alimentata a paglia;
– Tecnologie per il biogas e il biometano;
– Mobilitaria: qualità dell’aria e politiche di mobilità in 14 grandi città italiane nel periodo 2006-2016;
– Qualità dell’aria indoor in ambienti di studio e di lavoro;
– L’inquinamento indoor: risultati delle indagini condotte dall’IIA;
– Creazione di un database nazionale in ambito della Società Italiana di Aerosol (IAS) sulla speciazione del particolato atmosferico;
– Tecniche data-driven e leggi di scala nell’analisi di serie storiche di dati ambientali;
– Recenti sviluppi nelle tecnologie per monitoraggio ambientale con sensori (chimici/fisici/ottici);
– Un modello per le previsioni meteo stagionali a scala sub-regionale sull’Italia come strumento per la stima futura della qualità dell’aria.