Disposizioni per l’ attività di smaltimento di materiali radioattivi

Sono stabilite nell’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17 marzo 2003.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17 marzo 2003 è pubblicata l’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003 riguardante le ” Disposizioni urgenti in relazione all’ attività di smaltimento, in condizioni di massima sicurezza, dei materiali radioattivi dislocati nelle centrali nucleari e nei siti di stoccaggio situati sul territorio delle regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Basilicata, nell’ ambito delle iniziative da assumere per la tutela dell’ interesse essenziale della sicurezza dello Stato.(Ordinanza n. 3267).”. Tale ordinanza è stata emanata in ” considerazione dell’ ineludibile esigenza di assumere iniziative straordinarie e urgenti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi nonché procedure atte ad individuare soluzioni finalizzate a realizzare lo smaltimento dei medesimi rifiuti dislocati nelle centrali nucleari citate…..Ritenuto che l’ attuale situazione di rischio derivante dalla presenza sul territorio di tali rifiuti radioattivi è caratterizzata da profili di maggiore gravità in relazione alla situazione di diffusa crisi internazionale “. In base a ciò, l’ Ordinanza presidenziale prevede la concentrazione ” in un unico centro decisionale dei poteri finalizzati al conseguimento dell’ obiettivo della messa in sicurezza degli impianti a rischio”, nominando un Commissario delegato per la messa in sicurezza dei materiali nucleari nella persona del Presidente della Società di gestione degli impianti nucleari ( SOGIN) il quale dovrà predisporre un relativo piano di sicurezza.

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