Disposizioni sulla tutela delle acque dall’ inquinamento

Il Ministero dell’ambiente e la tutela del territorio con Decreto 28 luglio 2004 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 15 novembre 2004 – ha definito le “ Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino”.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 22, comma 4, del decreto legislativo n.152 del 1999, recante disposizioni sulla tutela delle acque dall’ inquinamento e recepimento delle direttive 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio ha emanato il Decreto 28 luglio 2004 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 15 novembre 2004 – contenente, all’allegato 1 del decreto stesso, le Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per il censimento delle utilizzazioni in atto e per la definizione del deflusso vitale. E, nell’ allegato 2, lo schema contenente le informazioni per il censimento delle utilizzazioni in atto.
Ai fini del conseguimento degli obiettivi di tutela, ai sensi dell’ art. 44 delD.Lgs: 152/99 il bilancio idrico rappresenta una componente fondamentale del modello quali – quantitativo di bacino o sottobacino destinato alla rappresentazione in continuo della dinamica idrologica e idrogeologica, degli usi delle acque e dei fenomeni di trasporto e trasformazione delle sostanze inquinanti nel suolo e nei corpi idrici. Il bilancio idrico evidenzia infatti frequenza e durata dei periodi critici legati o a particolari periodi di magra e conseguenti poteri di diluizione e autodepurazione, o a periodi piovosi in cui è massimo il trasporto degli inquinanti di origine diffusa verso i corpi idrici ricettori. In sintesi, per l’elaborazione del bilancio è necessario acquisire i seguenti elementi conoscitivi di base:
a) individuazione dei corpi idrici superficiali e delle relative sezioni di interesse;
b) individuazione dei corpi idrici sotterranei (acquiferi) ;
c) perimetrazione del bacino o sottobacino idrografico e del bacino idrogeologico.

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