EBOLA: RIENTRO DI LAVORATORI DALL’AFRICA – CHE FARE

In un articolo pubblicato sul sito di Euronorma Il punto della situazione Europea ed Italiana e i suggerimenti per le Aziende ed i Lavoratori per comprendere la portata del fenomeno e adottare le adeguate misure di tutela.

EBOLA: RIENTRO DI LAVORATORI DALL’AFRICA – CHE FARE.
[23/10/2014] di Graziano Frigeri
(Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al 25 Ottobre 2014)

Numerosi datori di lavoro, anche su sollecitazione dei Lavoratori, ci interpellano manifestando preoccupazioni in ordine alla possibile diffusione nel nostro Paese del virus Ebola. In particolare desta apprensione l’eventualità del rientro al lavoro di lavoratori africani che dopo un periodo di soggiorno nel Paese d’origine.
Nell’ottica di fornire supporto alle Aziende, consapevoli della rilevanza del problema, ma anche allo scopo di evitare eccessivi allarmismi ed ingiustificate reazioni, riteniamo utile fare il punto della situazione, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, provenienti da fonti ufficiali: Ministero della Salute e Organizzazione Mondiale della Sanità.

1) LA MALATTIA DA VIRUS EBOLA (MVE)
Si tratta di una malattia grave, con comparsa improvvisa di febbre elevata, estrema stanchezza (astenia), dolori articolari e muscolari, mal di stomaco, mal di testa, mal di gola. Successivamente compaiono vomito, diarrea, arrossamento diffuso della cute, delle congiuntive, tosse, singhiozzo, dolore al petto, difficoltà respiratorie. Intorno al settimo giorno possono comparire gravi emorragie, esterne (naso, bocca, cute) ed interne (stomaco, intestino, polmoni, utero). La conferma della infezione da virus Ebola è effettuata mediante test virologici. L’attuale epidemia ha una mortalità di poco superiore al 50% dei casi.
Il periodo di incubazione varia da 8 a 10 giorni.
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Fonte: Euronorma

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