Ecoincentivi per ciclomotori e biciclette

Dall’1 giugno sono partiti i nuovi ecoincentivi del Ministero dell’Ambiente per le due ruote. Si tratta di 15 milioni di euro complessivi, di cui 1,5 milioni dedicati ai motori elettrici, con l’obiettivo di raggiungere la vendita di 2.150 ciclomotori di questo tipo e con sconti fino al 30% del listino per l’acquisto di nuovi ciclomotori di ultima generazione o biciclette elettriche.

Secondo quanto riferito dal Ministero dell’ambiente, il provvedimento permetterà a tutti i cittadini che sceglieranno di rottamare il vecchio ciclomotore, euro zero o costruito fino a tutto il 2001, di ottenere contributi significativi: la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto di motorino; il 30% del listino fino ad un massimo di 250 euro per l’acquisto di una bicicletta; il 30% del listino fino a un massimo di 1000 euro per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica; il 30% del listino fino fino a un massimo di 700 euro per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita; il 15% del listino fino a un massimo di 300 euro per un motorino Euro a 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 lt per 100 km); l’(% del listino fino a 150 euro per un ciclomotore Euro 2 a 2 tempi.
La campagna lanciata dal Ministero nell’ambito delle politiche di miglioramento della qualità dell’aria, è frutto di un accordo con Confindustria Ancma (associazione nazionale ciclo motociclo accessori), nato con l’obiettivo di svecchiare il moto auto nazionale, eliminando gradualmente dalla circolazione i ciclomotori più datati e inquinanti sostituendoli con mezzi a basso o nullo impatto ambientale.
Le novità dell’accordo, ha spiegato il Ministro Pecoraro Scanio, costituiscono il 100% del contributo per la demolizione del ciclomotore, per chi decide di andare con i mezzi pubblici, con l’obiettivo di far circolare meno e meglio e di sostenere l’incentivo all’elettrico.
Rispetto ai vecchi motorini – spiegano al Ministero, l’ultima generazione di ciclomotori abbatte le emissioni di CO2 del 90%.
Per la demolizione è necessario presentare fotocopia della tassa di circolazione in corso oppure dell’annualità precedente.
L’accordo sottoscritto dal Ministero dell’ambiente e da Confindustria ANCMA, che rappresenta i principali costruttori del settore delle 2 ruote, si avvale della collaborazione attiva di:
-Associazione Demolitori di Autoveicoli (ADA) che metterà a disposizione i propri associati per adempiere alla raccolta e avvio alla demolizione dei vecchi ciclomotori secondo le leggi vigenti;
-Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali (CIVES) che si occuperà del coordinamento dei produttori di veicoli a trazione elettrica.

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