Nel rapporto, pubblicato il 14 marzo 2018, viene fornita una panoramica analitica di 5 articoli accademici redatti da esperti internazionalmente riconosciuti nel campo della transizione verso la sostenibilità, con l’obiettivo di illustrare in che modo queste diverse prospettive si correlino tra loro e quali potenziali orientamenti esse offrano per i decisori politici, la governance e, in generale, la creazione di conoscenza.
Gli articoli esplorano il background concettuale e la comprensione di come avvengano i cambiamenti sistemici verso una maggiore sostenibilità, presentandone i punti di forza e di debolezza e le loro implicazioni per la governance.
Il rapporto evidenzia come i sistemi di produzione e di consumo che guidano il degrado ambientale sono correlati in modo complesso a posti di lavoro e investimenti, politiche e istituzioni, norme sociali e tradizioni. Complessivamente, queste interconnessioni possono significare che perlopiù è assai difficile conseguire i cambiamenti e le riforme necessarie attraverso misure business as usual.
“Le transizioni da sistemi sociali che guidano il degrado ambientale e i cambiamenti climatici sono essenziali se l’Europa vuole raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità nei prossimi decenni.” si legge nel rapporto “Nonostante le loro di differenti basi teoriche e i diversi approcci analitici, i settori di ricerca affrontati in questo rapporto offrono molte intuizioni condivise su come le transizioni potrebbero essere conseguite, anche in termini di misure di governance e approcci di conoscenza necessari per attuare tali cambiamenti fondamentali. Queste intuizioni condivise rimangono ancora in gran parte nel campo della ricerca con una limitata adozione da parte di strutture e istituzioni governative consolidate. La sfida nei prossimi anni sarà quella di portare queste intuizioni nei processi di politica generale e considerare come esse possano essere attuate efficacemente a sostegno degli obiettivi di sostenibilità dell’Europa”.
I cittadini debbono acquisire sempre maggior consapevolezza della necessità di abbandonare certi modelli e stili di vita, perché dai contribuiti offerti, osserva l’Agenzia, si rileva che da soli i Governi non possono iniziare e guidare la transizione alla sostenibilità, anche se il ruolo della politica e delle pubbliche istituzioni è essenziale nel sostenere la sperimentazione e l’apprendimento, la modellazione e la configurazione locali.
I Governi, aggiunge l’EEA, hanno anche un ruolo chiave da svolgere nel sostenere la creazione di reti di iniziative locali e nella creazione di obiettivi condivisi e quadri che possano aiutare a coordinare e indirizzare i processi a livello dell’intera società verso la sostenibilità a lungo termine.