Con il comunicato IP/08/787 del 23 maggio 2008 avente per oggetto Scambio di quote di emissioni , la Commissione europea rende note le emissioni verificate nel 2007 delle imprese UE che aderiscono al sistema di scambio delle quote di emissione.
Le emissioni complessive di C02 delle imprese che partecipano al sistema UE di scambio delle quote di emissioni (sistema ETS comunitario) sono aumentate dello 0,68% nel 2007: tale dato, ricavato dalle informazioni trasmesse ai registri degli Stati membri, tiene conto dei cambiamenti nel numero di impianti inclusi nel sistema. Questo leggero incremento delle emissioni, per quanto nettamente inferiore alla crescita del 2,8% del prodotto interno lordo dellUE registrata lo scorso anno, evidenzia tuttavia che i tetti massimi più stringenti previsti per le emissioni nel secondo scambio (2008-2012) sono necessari.
Il Commissario europeo per lambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato al riguardo che il sistema di scambio delle quote stà cominciando a dare i suoi frutti .Gli studi svolti dimostrano che, senza lETS, le emissioni sarebbero probabilmente aumentate molto di più. Tuttavia il leggere incremento registrato lanno scorso conferma ulteriormente la necessità di fissare tetti di emissione più severi per il secondo periodo di scambio iniziato lo scorso gennaio. In tal modo lEuropa sarà agevolata nel suo impegno a combattere con efficacia i cambiamenti climatici e a realizzare gli obiettivi di Kyoto.
Il primo periodo di scambio del sistema ETS comunitario, la cosiddetta fase dellapprendimento sul campo, era iniziata con il varo del sistema il 1° gennaio 2005 e si è conclusa il 31 dicembre 2007. Il secondo periodo, iniziato il 1° gennaio 2008, durerà cinque anni e si concluderà nel 2012, andando a coincidere con il periodo entro il quale gli Stati membri dellUE e altri paesi industrializzati dovranno raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto volti a limitare o ridurre le emissioni di gas serra.
Nel quadro del sistema UE di scambio delle quote di emissioni, gli impianti sono tenuti a trasmettere i rispettivi dati sulle emissioni verificate ai registri degli Stati membri, che a loro volta li inviano al catalogo indipendente comunitario delle operazioni (Community Indipendent Transaction Log CITL). I dati 2007 (vedi link) sono stati messi a disposizione del pubblico sul CITL del 2 aprile 2008. A partire dal 15 maggio il CITL ha anche reso note informazioni sul rispetto da parte degli impianti dellobbligo di restituire un quantitativo di quote pari alle emissioni verificate dellanno precedente.
Il Commissario europeo per lambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato al riguardo che il sistema di scambio delle quote stà cominciando a dare i suoi frutti .Gli studi svolti dimostrano che, senza lETS, le emissioni sarebbero probabilmente aumentate molto di più. Tuttavia il leggere incremento registrato lanno scorso conferma ulteriormente la necessità di fissare tetti di emissione più severi per il secondo periodo di scambio iniziato lo scorso gennaio. In tal modo lEuropa sarà agevolata nel suo impegno a combattere con efficacia i cambiamenti climatici e a realizzare gli obiettivi di Kyoto.
Il primo periodo di scambio del sistema ETS comunitario, la cosiddetta fase dellapprendimento sul campo, era iniziata con il varo del sistema il 1° gennaio 2005 e si è conclusa il 31 dicembre 2007. Il secondo periodo, iniziato il 1° gennaio 2008, durerà cinque anni e si concluderà nel 2012, andando a coincidere con il periodo entro il quale gli Stati membri dellUE e altri paesi industrializzati dovranno raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto volti a limitare o ridurre le emissioni di gas serra.
Nel quadro del sistema UE di scambio delle quote di emissioni, gli impianti sono tenuti a trasmettere i rispettivi dati sulle emissioni verificate ai registri degli Stati membri, che a loro volta li inviano al catalogo indipendente comunitario delle operazioni (Community Indipendent Transaction Log CITL). I dati 2007 (vedi link) sono stati messi a disposizione del pubblico sul CITL del 2 aprile 2008. A partire dal 15 maggio il CITL ha anche reso note informazioni sul rispetto da parte degli impianti dellobbligo di restituire un quantitativo di quote pari alle emissioni verificate dellanno precedente.
(LG-SP)
Fonte: Commissione Europea
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