Energia: Milano, sette case su dieci sprecano energia

Dai dati del catasto emerge che sono circa 200 mila le abitazioni milanesi dotate di una certificazione energetica. Il 52% circa rientra però nella classe G, la peggiore possibile.

Dai dati del catasto emerge che sono circa 200 mila le abitazioni milanesi dotate di una certificazione energetica. Il 52% circa rientra però nella classe G, la peggiore possibile. Il 18% appartiene invece alla classe F, migliorando di poco la propria posizione. Partendo da simili premesse, non stupisce che sette case su dieci siano colpevoli di un eccessivo spreco energetico. Questa situazione provoca, oltre ad evidenti danni ambientali, anche un rincaro notevole dei costi per i cittadini del capoluogo lombardo, dove solo lo 0,6% degli edifici rientra rispettivamente nelle classi A e A+. Infatti, sebbene oggi ci siano molti strumenti per scegliere le tariffe migliori di luce e gas, lo spreco comporta un vertiginoso aumento dei costi per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti, incidendo negativamente sul bilancio famigliare.

Legambiente e Rete Irene (associazione di imprese che si occupano della riqualificazione delle abitazioni) hanno elaborato congiuntamente un dossier sull’efficienza energetica a Milano contenente queste informazioni. Si tratta del primo passo del progetto “Condomini efficienti,” a cui collaborano tra l’altro il Comune di Milano e l’associazione degli amministratori (Anaci).

Rete Irene ha utilizzato la termografia per fotografare gli edifici milanesi rilevando la temperatura superficiale degli stessi. Tale iniziativa ha permesso di confermare che la maggior parte delle abitazioni è responsabile di una significativa dispersione energetica. Per fronteggiare questa situazione, è stato lanciato un progetto in 12 step, “La Casa che Guadagna,” allo scopo di far conoscere agli abitanti del capoluogo i benefici di una casa davvero efficiente.

Il presidente regionale di Legambiente, Damiano Di Simine, afferma: “Sono oltre 20mila le amministrazioni condominiali a Milano. Se venissero gestite come aziende che investono a beneficio delle famiglie, rappresenterebbero dinamiche realtà economiche in grado di mantenere in ottimo stato il patrimonio edilizio e la qualità abitativa, con notevoli risparmi sulle bollette.”

Si stima che una famiglia milanese spenda in media 1500 euro l’anno per riscaldare la propria abitazione. Con i giusti interventi sull’edificio e sugli impianti di riscaldamento e avendo cura di scegliere un contratto vantaggioso, tale spesa potrebbe essere ridotta dal 30% al 60%. Il comune di Milano si sta adoperando per sensibilizzare i consumatori su questo tema, come spiega l’assessore all’Ambiente e Mobilità, Pierfrancesco Maran. “Quella sull’efficienza energetica non è solo una battaglia di politica ambientale. In questo ambito l’Italia e Milano possono tornare a crescere e creare occupazione, mentre le famiglie possono ottenere risparmi anche superiori a quel che hanno pagato di Imu.”

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