Entrata in vigore della direttiva UE sullo smaltimento diversificato dei rifiuti.

Il 25 dicembre 2010 è entrato in vigore il Decreto legislativo 205/2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 dicembre scorso, che recepisce la direttiva comunitaria 2008/98/CE. L’articolo 34 del decreto prevede sanzioni più elevate per i privati che abbandonano rifiuti per strada o comunque nell’ambiente.

La direttiva comunitaria definisce alcuni concetti basilari, come le nozioni di rifiuto, recupero e smaltimento, e stabilisce gli obblighi essenziali per la gestione dei rifiuti, in particolare un obbligo di autorizzazione e di registrazione per un ente o un’impresa che effettua le operazioni di gestione dei rifiuti e un obbligo per gli Stati membri di elaborare piani per la gestione dei rifiuti.

Stabilisce inoltre principi fondamentali come l’obbligo di trattare i rifiuti in modo da evitare impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, un incentivo ad applicare la gerarchia dei rifiuti e, secondo il principio “ chi inquina paga”, il requisito che i costi dello smaltimento dei rifiuti siano sostenuti dal detentore dei rifiuti, dai detentori precedenti o dai produttori del prodotto causa dei rifiuti.
La parte organica dei rifiuti, principale responsabile dei cattivi odori, non deve essere più inviata in discarica ma al compostaggio, e per questo motivo deve essere precedentemente separata in casa e successivamente in strada dagli altri rifiuti.Naturalmente, durante le festività, insieme ai rifiuti alimentari, spesso veri e propri sprechi, abbiamo trovato enormi quantità di pacchi e pacchetti, cartoni e plastiche. Ricordiamo, infatti, che diversi prodotti, specie di alta tecnologia (che sovente prendono il posto di altri simili presto dimenticati), sono “ protetti” da complesse e strutturate confezioni di cartone e plastica termosaldata; in questi casi è opportuno separare adeguatamente la plastica dal cartone.

Inoltre, contiamo tonnellate di cibo che scade, che non raggiunge le nostre tavole, ma che viene gettato via dai negozi, dalle mense e dai ristoranti. Comunque vada, alla fine del periodo festivo, dalle case degli italiani esce un fiume in piena di rifiuti che no n svanisce in aria, ma si concentra nei vari siti dedicati alla loro gestione. Per deporre nel cassonetto “ indifferenziato” un sacchetto di rifiuti “ alleggerito”, si deve partire dalla raccolta differenziata già dentro casa, frazionandola il più possibile. Non si potrà più lasciare il proprio sacchetto di rifiuti appoggiato ai piedi del cassonetto pieno, ma occorrerà cercarne un altro.

E’ auspicabile che la previsione delle nuove sanzioni riuscirà a limitare questa brutta pratica molto diffusa. Frazionamento a parte meritano anche i contenitori di alluminio e le lattine. I contenitori in vetro, invece, dovranno trovare una destinazione diversa, differenziando possibilmente il vetro bianco da quello colorato, come già avviene, ad esempio, in Germania. Ceramica e porcellana, però non devono essere mescolate al vetro.

Gli elettrodomestici guasti o inservibili, diventati rifiuti, non devono essere buttati nel cassonetto o abbandonati per strada, ma inviati al gestore pubblico, previ accordi, o condotti in specifiche piazzole comunali o consegnati al rivenditore all’atto dell’acquisto di uno nuovo.
Un atto di cosciente responsabilità da parte nostra, consentirà ai nostri rifiuti di prendere la destinazione degli impianti di riciclaggio per farli trasformare in vera e propria risorsa piuttosto che inviarli alle discariche.

(LG-FF)

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