Rimuovere gli ostacoli fiscali tranfrontalieri per i cittadini dell’Unione europea.

Secondo la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale europeo del 20.12.2010 (COM (2010)769 definitivo “l’eliminazione degli ostacoli fiscali può contribuire in modo determinante ad abilitare e ad incoraggiare i cittadini UE lavorare, trascorrere la vecchiaia, in vestire e acquistare prodotti e servizi in un altro paese dell’UE”

Si legge nell’Introduzione alla Comunicazione della Commissione europea del 20 dicembre che:
“ Dal 1992 i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea sono cittadini dell’UJE oltre che del loro Stato membro di origine. La legislazione dell’UE attribuisce ai 500 milioni di cittadini dell’UE il diritto di trasferirsi in un altro paese dell’UE per vivere, studiare, lavorare o trascorrere la vecchiaia, nonché il diritto di fare acquisti ed investire in altri paesi dell’UE.

Nella strategia “ Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella UJE, la Commissione europea è giunta alla conclusione che un modo per rimettere in carreggiata l’economia dell’UE è dare ai suoi cittadini la possibilità di fare appieno la propria parte nel mercato unico e la fiducia necessaria a tal fine.

Nella pratica, però, i cittadini dell’UE incontrano molti ostacoli quando intendono realizzare attività transfrontaliere nel mercato unico, mentre dovrebbero essere in grado di beneficiare appieno dei propri diritti di cittadini, consumatori studenti, lavoratori, pazienti e pensionati in altri paesi all’interno dell’UE. L’Atto per il mercato unico e la relazione sulla cittadinanza dell’UE prevedono l’adozione di azioni in una serie di settori per garantire che i diritti dei cittadini dell’UE siano pienamente effettivi.La tassazione è uno di tali settori.

La presente comunicazione individua i problemi fiscali transfrontalieri più urgenti con cui sono alle prese i cittadini dell’UE e delinea possibili soluzioni che, a seconda del caso, potrebbero comportare modifiche alle norme fiscali nazionali dei singoli Stati membri intese ad eliminare le discriminazioni, l’introduzione di regole comuni a livello UE o una più stretta collaborazione tra le amministrazioni fiscali dell’UJE in nuovi settori quali l’informazione e le iniziative di sensibilizzazione. Le norme fiscali non dovrebbero scoraggiare gli individui dallo sfruttare le possibilità offerte dal mercato interno”.

(LG-FF)

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