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Colpevoli i manager dell’Eternit per loro 16 anni di reclusione.
Al Palagiustizia di Torino l’ultimo atto del processo contro:
– il magnate svizzero Schidheiny e
– il barone belga De Cartier
accusati di disastro doloso.
Il dibattimento è durato 65 udienze e riguarda 6.392 parti civili.
“Colpevoli dei reati a loro contestati !“: queste le prime frasi lette dal giudice del processo Eternit.
Colpevoli !
I due imputati, entrambi ex vertici della multinazionale, erano accusati di:
– disastro ambientale doloso
– omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche.
Per loro il giudice Casalbore, ha:
– disposto la condanna a 16 anni
– deciso l’interdizione dai pubblici uffici.
Per il Pm Guariniello: “Il più grande processo della storia sulla sicurezza del lavoro“.
Il tribunale, secondo quanto si ricava dalla lettura del dispositivo della sentenza (v. link “IlMattino.it”), ha ritenuto i due imputati colpevoli di:
– disastro doloso solo per le condizioni degli stabilimenti di Cavagnolo (Torino) e Casale Monferrato (Alessandria).
Per gli stabilimenti di Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli) i giudici hanno dichiarato di non doversi procedere perché il reato è prescritto.
Risultano invece prescritti i reati contestati a Bagnoli e Rubiera.
Pubblichiamo il vido-intervista del procuratore Raffaele Guariniello, che prima del verdetto aveva ricordato: “come ogni pm, l’accusa si aspetta sempre una sentenza di condanna.
Questo é il processo piú importante nel mondo e nella storia in materia di sicurezza sul lavoro.
Ha suscitato grande interesse in tutti i paesi in cui si è lavorato l’amianto, tuttavia assistiamo ancora a una grande ingiustizia: ci sono paesi in cui si lavora questo materiale con lo scafandro e altri in cui lo si maneggia senza protezioni“.
Lunghissimo l’elenco dei risarcimenti RISARCIMENTI:
il giudice Giuseppe Casalbore elencato gli indennizzi a favore delle parti civili, oltre 6.400, un passaggio che ha richiesto oltre due ore di tempo:
– Comune di Casale Monferrato: 25 milioni di euro;
– Regione Piemonte: 20 milioni di euro;
– Comune di Cavagnolo: 4 milioni di euro;
– alle centinaia di familiari vengono riconosciuti in media 30mila euro ciascuno (per alcuni ammalati la cifra ha toccato i 35mila euro)
– ai sindacati andranno 100 mila euro
– Associazione dei familiari delle vittime 100mila euro.
Secondo una prima valutazione il complesso dei risarcimenti ai familiari delle vittime dovrebbe attestarsi intorno ai 90-95 milioni.
Per l’INAIL provvisionale di 15 milioni.
All’INAIL è stata riconosciuta una provvisionale – ovvero una somma di denaro a titolo di anticipo su una successiva causa di risarcimento danni – di 15 milioni. L’Istituto aveva chiesto come parte civile 272.518.026 euro (oltre agli interessi) e una provvisionale immediatamente esecutiva di 185.579.193 euro. Di fatto, la provvisionale ammessa dalla Corte riconosce la responsabilità degli imputati: i quindici milioni, dunque, sono da intendersi come una cifra che il giudice civile non potrà, comunque, disattendere e che – sempre in separata sede civile – potrà essere ulteriormente integrata, fino all’accoglimento della richiesta originaria.
(Fonte: Repubblica.it, il Mattino.it e INAIL.it)