Per un europeo su due il proprio luogo di lavoro è inadeguato.
Un nuovo servizio web per i lavoratori in età avanzata, attraverso il quale fornire esempi pratici per migliorare le condizioni di lavoro dei soggetti più anziani, compresi l’adeguamento delle mansioni lavorative e le valutazioni dei rischi sensibili all’evoluzione demografica, e aiutarli a mantenere la propria abilità lavorativa nel corso del tempo.
Questa l’iniziativa promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), nell’ambito della sua partecipazione all’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, che mira a promuovere la qualità della vita delle persone anziane del continente e a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al contributo che possono offrire alla società, in particolare attraverso una maggiore esperienza e maturità.
In aumento la percentuale degli over 55enni. L’Unione europea sta affrontando importanti cambiamenti demografici, caratterizzati da un aumento dell’aspettativa di vita e da una riduzione dei tassi di natalità. Questi elementi indicano la probabilità che nei prossimi decenni si assista a un notevole incremento della percentuale di lavoratori più anziani.
Il tasso di occupazione dell’Europa dei 27 per le persone di età compresa tra 55 e 64 anni è aumentato dal 36,9% del 2000 al 46% del 2009, ma è ancora molto inferiore rispetto a quello generale del gruppo di età compreso tra 20 e 64 anni, che nel 2009 era pari al 69%. La strategia Europa 2020 punta ad aumentare quest’ultima percentuale fino al 75% e per riuscirci i cittadini europei dovranno lavorare più a lungo.
Molti prepensionamenti per motivi di salute legati all’attività svolta. Nella maggior parte dei casi le persone vanno in prepensionamento per problemi di salute, spesso connessi all’attività lavorativa svolta. Per aiutarle a lavorare più a lungo, secondo l’Eu-Osha è importante che i datori di lavoro e i responsabili politici intraprendano azioni volte ad adeguare le mansioni lavorative ai lavoratori in età avanzata e a contrastare eventuali forme di discriminazione nei loro confronti.