Le cause sono molteplici:
– Mancanza di informazione e formazione dei medici di medicina generale in tema di malattie professionali, da cui la loro mancanza di interesse a cercare una eventuale etiologia professionale della malattia diagnosticata, a loro discolpa vi è il fatto che questi medici non conoscono spesso il luogo di lavoro dei loro pazienti ed alcune patologie – come i tumori – hanno sovente un carattere multifattoriale e si manifestano molti anni dopo l’esposizione il che non facilita il riconoscimento del legame con la attività lavorativa della vittima;
– Mancanza di informazione dei lavoratori sulla loro eventuale esposizione ai rischi e sul sistema di assicurazione specifica di cui godono le malattie professionali;
– Paura del lavoratore di perdere il posto di lavoro;
– Complessità e durata della procedura di riconoscimento, le difficoltà che si incontrano nel provare l’esposizione al rischio nell’ambito del sistema complementare di riconoscimento (mp non tabellata ndt).
Altre spiegazioni sono possibili in funzione dei paesi e degli obblighi derivanti dal sistema di denuncia ivi vigente.
I quattro paesi oggetto dello studio hanno manifestato e manifestano ancora, un interesse alla problematica della sotto-denuncia della MP. Essi hanno, spesso, tentato di misurarne l’ampiezza e di di realizzare delle azioni sperimentali di lotta contro questo fenomeno… In Francia e Danimarca sono stati predisposti dei rapporti ad hoc, mentre ciò è stato fatto solo sporadicamente in Italia e Spagna.