Fonti energetiche rinnovabili : il parere del Comitato economico e sociale europeo

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 65/105 del 17 marzo 2006 è pubblicato il Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema Le fonti energetiche rinnovabili, adottato in data 15 dicembre 2005 con 142 voti favorevoli, 1 voto contrario e 2 astensioni.

Il Parere del CESE adottato il 15 dicembre 2005 rientra fra gli altri importanti pareri che il Comitato ha recentemente adottato su alcuni aspetti fondamentali della questione energetica.
Il Comitato, nel sottolineare che lo sfruttamento dell’energia è alla base del nostro attuale stile di vita e della nostra civiltà e che soltanto la disponibilità di energia in quantità sufficiente ha reso possibile il nostro attuale livello di vita, esprime il Parere che la politica energetica nell’UE deve affrontare tre sfide principali: garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, rispondere alle esigenze economiche e ridurre l’impatto sull’ambiente. La sicurezza dell’approvvigionamento nell’UE deve far fronte alla sfida di un’elevata e crescente dipendenza dalle fonti energetiche esterne. Al fine di soddisfare i bisogni fondamentali dei cittadini a prezzi accettabili e di garantire la competitività delle industrie, i prezzi dell’energia non andrebbero artificialmente mediante decisioni politiche ma dovrebbero essere tali da incentivare investimenti adeguati nel settore energetico. Le preoccupazioni ambientali vanno affrontate in modo efficace rispetto ai costi, integrando i costi esterni nei prezzi dell’energia e tenendo presente l’esigenza di una competitività a livello globale.
Secondo il CESE, al fine di garantire un futuro sostenibile sul piano energetico, l’Europa deve anzitutto sfruttare le potenzialità esistenti per una migliore efficienza energetica e le fonti energetiche rinnovabili vanno considerate in via preferenziale in quanto sono sostenibili per definizione. Inoltre, possono essere prodotte a livello locale e di per sé non emettono gas a effetto serra, contribuendo così alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico che alla lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, nel prossimo futuro, non saranno in grado di coprire da sole l’intero fabbisogno energetico.
Il presente parere quindi verte sulla situazione attuale e sul potenziale di sviluppo delle seguenti fonti energetiche rinnovabili: mini-idraulica,energia eolica, biomassa, energia solare e geotermica.
Questo è in linea con la definizione di fonti energetiche rinnovabili di cui alla direttiva sull’energia elettrica prodotta da tali fonti, che esclude l’energia idroelettrica prodotta da grandi centrali anche se, dal punto di vista tecnico, è –secondo il CESE- chiaramente rinnovabile e generalmente, nelle statistiche relative all’energia, figura tra le fonti rinnovabili.
Il Parere esamina le principali caratteristiche di queste tecnologie dal punto di vista energetico (sicurezza dell’approvvigionamento, diversificazione, disponibilità adeguata al fabbisogno), economico (efficienza a livello di costi, concorrenza fra le diverse fonti di energia, meccanismi di sostegno) ed ambientale (emissioni, Protocollo di Kyoto), nonché valutare il contributo che esse potrebbero realisticamente fornire al futuro mix energetico.

Fonte: Eur-Lex

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